Due settimane fa è comparsa sul web magazine Girl Geek Life, dedicato alle ragazze appassionate di tecnologia, una mia intervista in cui parlo della mia esperienza di self-publisher di romanzi di fantascienza.
Ve ne scrivo solo adesso perché, come forse sapete, per motivi "tecnici" (mano destra a riposo dopo un intervento) posso scrivere ben poco in queste settimane, ma non volevo comunque mancare di segnalare questo articolo anche sul mio blog, per chi si fosse perso i link su Facebook, Twitter o Google Plus.
L'intervista è stata condotta da Sonia Montegiove, che ho anche avuto piacere di ascoltare a Salerno durante l'evento COM:UNI:CARE Live Conference, cui ho partecipato lo scorso ottobre.
Sonia mi ha chiesto il perché abbia scelto la strada dell'autoproduzione, quali piattaforme ho usato (e perché), quali siano le difficoltà cui va incontro un self-publisher e come superarle. Ha anche voluto sapere se essere indie porti a un maggiore rapporto diretto con i lettori e come questo si instauri. Inoltre mi ha chiesto se e come cerchi di avvicinare le donne (anche non geek) ai miei libri e ai temi da essi trattati (fantascienza e scienza).
Infine mi ha fatto la cosidetta domanda da un milione di dollari (o di euro, se preferite): pubblicherei mai con un editore?
Per conoscere le mie risposte, fate clic qui oppure sull'immagine a corredo di questo post.
Mi sento, inoltre, di consigliarvi di condividere l'articolo con chiunque conosciate che sia incuriosito dal fenomeno del self-publishing e cerchi qualche informazione di prima mano per iniziare a comprenderlo.
Rinnovo a chi sia incappato per caso in questo post, e che conti di leggere l'intervista, l'invito a non esitare a pormi domande sull'argomento, qui, su un qualsiasi social network o anche in privato.
Ringrazio ancora Sonia per questa opportunità e vi auguro buona lettura!