Lo scorso
30 novembre ne è uscita la quarta parte, “
Sirius. In caduta libera”, ambientata a partire da cinque anni prima rispetto a “
L’isola di Gaia” (che è la seconda parte del ciclo, pubblicata nel 2014).
Questo libro fornisce al lettore i tasselli mancanti per chiarire gli ultimi misteri di come si è passati dalla situazione narrata in “
Ophir. Codice vivente” (uscito nel 2016) a quella de “
L’isola di Gaia”.
Ma “
Sirius. In caduta libera” è anche un omaggio personale della mia creatrice all’
astronautica contemporanea. Gran parte della sua storia, infatti, si svolge in una stazione orbitante, chiamata appunto
Sirius, e mette in luce
l’ostilità dello spazio contro cui gli esseri umani devono confrontarsi quotidianamente quando vivono al di fuori del nostro pianeta.
Al suo interno ho un ruolo abbastanza piccolo. Appaio infatti in appena tre scene, mentre il protagonista è Hassan, che come suo solito tende a mettersi nei guai, persino quando si impone di non fare l’eroe, cosa che lo porta a rischiare la vita.
E quindi a farmi arrabbiare!
Nel frattempo la mia creatrice ha già iniziato a mettere mano in quello che sarà l’ultimo romanzo del ciclo: “Nave stellare Aurora”.
Il libro sarà più lungo dei precedenti, se non consideriamo “
Deserto rosso”, che a sua volta era una quadrilogia. Sarà composta da quattro parti di circa 40 mila parole l’una, ognuna delle quali si svolgerà in un’ambientazione diversa e si focalizzerà su uno dei quattro personaggi che sono stati le voci narranti delle parti precedenti.
La scrittura della prima parte, intitolata “L’eredità degli Asbury”, è stata quasi completata (la prima stesura). Questa si svolge sulla Terra e riprende la narrazione più o meno dove si era interrotta alla fine de “L’isola di Gaia”, in Antartide, per poi spostarsi a Londra. E il personaggio su cui si concentra, sebbene non ne sia precisamente il protagonista, è quello di Alicia.
Delle altre tre parte non sono ancora stati decisi i titoli, esse comunque si svolgeranno rispettivamente sulla Luna (nel Mare Ingenii, già visto in “
Ophir. Codice vivente”), sull’astronave
Aurora e sul luogo di destinazione del lungo viaggio che stiamo per intraprendere, nel sistema stellare di Alfa Centauri A. Sulla Luna il ruolo primario sarà quello di
Hassan, sull’astronave sarà quello di
Melissa, mentre a me,
Anna, spetta l’onore di chiudere il ciclo ad Alfa Centauri A.
O forse no?
Il punto è che nessuno di noi sarà la voce narrante in prima persona della storia. Tale ruolo in “Nave stellare Aurora” è riservato all’intelligenza artificiale CUSy, chiamata semplicemente Susy. Sarà lei a fare da filo di collegamento tra le quattro parti del romanzo, fino ad arrivare al suo epilogo.
Non posso dirvi altro su questo libro, poiché appena un quarto di esso esiste già nero su bianco. Il resto si trova tutto nella testa della mia creatrice, che ha tutto il tempo di farlo evolvere nella direzione necessaria a condurci alla fine di questo ciclo.
Devo dire che sono curiosa e un po’ emozionata. Presto conoscerò il mio destino!
Ma affinché ciò avvenga dovrà passare un anno, mentre per quanto vi riguarda, miei cari lettori, l’appuntamento è per il 30 novembre 2020 (fra poco meno di 18 mesi).
Potete inoltre trovare tante informazioni e curiosità sul ciclo nel minisito a esso dedicato:
www.desertorosso.net
Be’, è tutto anche per quest’anno. Non voglio disturbare oltre la mia creatrice.
Ci vediamo tra le pagine del ciclo dell’Aurora!