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Scontro tra culture
In genere cerco di evitare di leggere i libri di Crichton di cui ho visto il film. Preferisco lasciarli per ultimi, quando, ahimè, non me ne saranno rimasti altri. Stavolta, però, ho fatto un’eccezione, anche perché sono passati davvero tanti anni da quando ho visto “Sol Levante” al cinema. Non ricordavo esattamente la trama ed è stato bello riscoprirla tra le pagine di questo romanzo, anche se alcuni dettagli mi sono venuti in mente man mano.
Devo ammettere che durante la lettura mi sono spesso ritrovata a immaginare Sean Connery e Wesley Snipes nel ruolo dei personaggi principali ed è stata un’ottima sensazione. È stato come rivivere quel film, ma in maniera molto più diluita e approfondita.
La storia in sé tratta dell’omicidio di una giovane prostituta d’alto bordo in un grattacielo di Los Angeles appartenente a una grossa azienda giapponese, avvenuto in contemporanea con un’importante festa che coinvolgeva numerosi personaggi famosi (alcuni reali, che sono nominati dall’autore, anche se non si vedono mai in scena). Il gioco di inganni, l’elemento tecnologico e il susseguirsi di eventi (la storia in pratica si svolge in due giorni) ricchi di colpi di scena lo rendono un romanzo di rapida lettura, nonostante la lunghezza. Ma ciò che lo rende ancora più interessante è tutto quello che nel film, per ovvi motivi di spazio, non poteva che essere accennato: la guerra tecnologica tra gli USA e il Giappone negli anni ’90. Crichton, mescolando realtà e fantasia, ci fa addentrare nelle pratiche industriali nipponiche e nella stessa cultura del sol levante. Lo fa in particolare attraverso il personaggio di Connor, poliziotto esperto con un rapporto di amore-odio nei confronti del Giappone, fatto di comprensione e rispetto delle sue regole nonostante ciò non corrisponda a una totale accettazione né tanto meno approvazione delle stesse, che guida il protagonista, Smith, in un difficile caso che tutti, per un motivo o per l’altro, vogliono chiudere al più presto possibile. Si tratta della morte di una donna di “nessuna importanza”, come viene definita dai personaggi nipponici, ma che in qualche modo è in grado di stravolgere molte altre vite, forse addirittura anche quella di Smith.
Molto interessanti anche gli aspetti tecnici relativi alla manomissione dei video di sorveglianza, nonostante adesso con l’avvento della registrazione diretta su file appaiano obsoleti.
Nel complesso anche in questo romanzo Michael Crichton riesce a unire una trama che ti incolla alle pagine del libro con approfondimenti di valore, in grado di lasciare un segno ben oltre il tempo stesso dedicato alla lettura.
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