Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Il circolo degli ex-malati di TBC
Questo libro di Linda Grant, che avevo già abbastanza apprezzato in “Upstairs at the Party”, trasporta il lettore in un sanatorio britannico degli anni cinquanta dello scorso secolo in cui venivano tenuti, o forse la parola più giusta è segregati, i malati di tubercolosi. La storia si svolge nel periodo in cui era stata già scoperta la streptomicina, ma ancora non era arrivata nel Regno Unito, per cui i personaggi vivono nella speranza di poter essere curati prima o poi e non fare la fine di tutti i loro predecessori.
La storia segue in particolare due gemelli adolescenti londinesi, Lenny e Miriam, che vengono inviati in un sanatorio nel Kent dal Sistema Sanitario Nazionale britannico. Qui convivono con persone di ben altra estrazione sociale, ma la malattia che accomuna tutti appiana le differenze e permette la creazione di rapporti molto stretti.
L’autrice usa toni a tratti leggeri nel raccontare le vicende dei protagonisti, ma accanto a ciò descrive i trattamenti dolorosi, crudeli e inutili, oltre che l’abuso psicologico, cui tutti i pazienti vengono sottoposti. Il contrasto tra le due cose lascia il segno durante la lettura, perché passi dalla risata all’orrore, alla rabbia e alla tristezza, e ti porta a rimuginare quando chiudi il libro.
I personaggi escono dalle pagine e le loro banali vicissitudini quotidiane, nel modo in cui ci vengono mostrate dall’autrice, diventano quasi avvincenti, come pure si rimane scioccati nell’entrare nella mente malata di alcuni di essi, come in quella del medico che dovrebbe curarli.
Per me è stata anche un’occasione per conoscere meglio il periodo storico in relazione ai tentativi maldestri di trattamento della tubercolosi, prima che fossero disponibili delle cure efficaci e definitive.
Non ho messo la quinta stellina per via del finale dolceamaro. Forse era difficile inventarne uno migliore, vista la storia, ma, come era capitato con l’altro libro dell’autrice che ho letto, ho avuto la netta impressione che ci sia stato un calo di tensione e un eccessivo trascinarsi nella parte finale del libro.
Nessuna fotografia trovata.