Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Esattamente sette anni fa, il 21 maggio 2015, usciva il mio action thriller “Affinità d’intenti”, un romanzo un po’ diverso dai precedenti, poiché frutto di un’idea improvvisa e di una prima stesura molto rapida.
Era la fine dell’ottobre 2013 quando decisi di partecipare di nuovo al NaNoWriMo. Si tratta di una sfida contro se stessi a scrivere 50 mila parole di un romanzo tra il primo e il 30 novembre. L’anno prima ci ero riuscita con “Il mentore”, la cui prima stesura avevo poi completato nel mese successivo, partendo da un’idea che mi frullava in testa dal 2010 e che avevo avuto tempo di elaborare.
Ma nel 2013 non avevo la più pallida idea di cosa scrivere.
Non ricordo esattamente quando accadde, ma a un certo punto immaginai la scena di apertura di “Affinità d’intenti”, che si apre con un proiettile che sfiora la testa della protagonista. Riflettendoci un po’, riuscii a individuare la fine della storia, ma mi mancava tutto quello che stava in mezzo!
E così mi buttai nella scrittura, seguendo un po’ i suggerimenti dei personaggi (Amelia Jennings e Mike Connor), che si trovano in una situazione di pericolo dietro l’altra, con poche pause, molti morti ammazzati e un bel po’ di humour nero.
Ne completai la prima stesura il 28 novembre, cioè in 28 giorni tondi. Ricordo che ero così ispirata da riuscire a macinare circa 2000 parole in poco più di un’ora, per cui non dovetti fare tanta fatica per arrivare alla fine. Ripensandoci adesso, mi sembra impossibile. I dettagli degli eventi mi si dipanavano nella mente da un giorno all’altro. E non è un caso che questo romanzo così rapido si svolga in un arco di tempo di sole 24 ore. Non dà il tempo di pensare, proprio come quasi non ne ho avuto io quando l’ho scritto, e quindi tende a prendere di sorpresa il lettore con i suoi colpi di scena.
Adesso, dopo sette anni, ho deciso di rimettere mano a questo libro per proporlo in una nuova edizione (i cambiamenti riguardano solo i testi extra, non il romanzo), con una copertina nuova di zecca e un nuovo formato: la copertina rigida.
Essendo un romanzo non particolarmente lungo e non facendo parte di una serie, era quello che meglio si prestava a sperimentare con questo formato.
Ho colto l’occasione per rielaborare il concetto alla base della copertina originale, usando stavolta delle
foto. A questo proposito ho utilizzato gli scatti di
Sandro Williams Photography e di
Aleksey Sokolenko, riunendoli in una nuova composizione grafica.
Il risultato è quello che vedete nelle immagini.
Facendo clic sulle foto, potete vederne una versione più grande su Facebook.
Quel simbolo visibile alla base del dorso è la versione a icona del mio nuovo logo, che presto comparirà anche qui sul mio sito, sia così che nella sua versione estesa.
Ho inoltre aggiunto degli elementi grafici all’interno, in particolare ho inserito una piccola immagine nel colophon, nei numeri dei capitoli e il capolettera all'inizio di ciascuno di essi.
La mia intenzione era quella di creare un libro che fosse anche bello da vedere oltre che da leggere. E che magari renderlo così una buona idea regalo per un appassionato o un’appassionata di thriller!
Per quando riguarda l’ebook, anche questo è stato aggiornato alla nuova edizione, sia nei contenuti che nella copertina, ed è sempre disponibile nei principali retailer.
La vecchia copertina, cui sono comunque affezionata, poiché l’ho disegnata io, resta invece nell’edizione in brossura del 2015.
Potete trovare maggiori informazioni sul libro e tutti i link per l’acquisto nel
minisito a esso dedicato, che per l’occasione è stato anch’esso aggiornato e ampliato con qualche dettaglio in più:
www.anakina.net/affinita
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