L'Italia canta Bruce Springsteen: un album doppio, 22 artisti, 25 canzoni, 100 musicisti impegnati, tra di essi anche Daniele Groff che produce e registra insieme ad Alberto Lombardi il brano "Radio Nowhere", incluso in questo secondo tributo al Boss, pubblicato da Route 61 Music.
Radio Nowhere
DANIELE GROFF
Is there anybody alive out there? Lo si può gridare senza fare rumore? Chissà se c'è un modo per spogliare Radio Nowhere da quella rabbia adolescenziale di cui Springsteen l'ha ammantata per cercare nel deserto una radio che in tempi crudeli per i rocker vecchio stampo suonasse la sua musica. Me lo sono chiesto mentre il disco era in fase di realizzazione e non aveva ancora preso a bordo un pezzo che di Springsteen raccontasse Magic, e quei giorni là.
Daniele mi è venuto in mente per accentuare, col suo approccio Brit-rock così distante dalle autostrade del New Jersey, la distanza dalla versione originale di questa canzone.
E siccome anche Daniele potrebbe sembrare un corpo distante, più distante di altri, da questo progetto di passione springsteeniana, mi fermo a pescare un ricordo lontano, che arriva dalla pancia di For You, il disco del 1995 che ha preceduto questo.
Sarà stato il 1994, mi trovavo nella più grande delle sale di ripresa dello studio Forum, quella che Ennio Morricone predilige per registrare con le sue orchestre le colonne sonore da mandare a destra e a manca, tra Hollywood e Londra. Se non sbaglio stavamo registrando "I'm on Fire" con Rossana Casale. Arriva il proprietario dello studio, Marco Patrignani, che mi invita a seguirlo in una zona buia e angusta, una zona sopraelevata dove ancora ci sono le macchine per proiettare i film in pellicola, il tutto per favorire il lavoro del Maestro di C'era una volta il west e per lavorare al doppiaggio dei film dall'inglese all'italiano, presumo. Marco mi porta a conoscere un suo amico, un ragazzo che spunta dal nulla e mi si para davanti, biondo come un surfer californiano, armato di chitarra acustica, mezzo addormentato perché tra quelle macchine un po' impolverate si è ricavato un rifugio. Poche parole, forse suona una canzone, una delle sue, perché è li da qualche mese, se lo stanno coccolando e nutrendo per portarlo a Sanremo, un giorno, a cantare al Festival. Ci salutiamo. Me lo ritroverò davanti, dopo alcuni album suoi e alcuni libri miei, alla presentazione di Real World, il libro che ho realizzato insieme a Giovanni Canitano e da cui sono tratte le foto che ora illustrano tutto For You 2. Dieci anni, e più, passati in un colpo solo. Poi altri cinque, fino all'idea di prendere Daniele dal mio baule dei ricordi legati al primo tributo italiano a Bruce Springsteen e a portarlo, lui che ama Hyde Park o al massimo la California, a passeggiare virtualmente per Asbury Park.
Per farla breve: ci siamo invitati reciprocamente ad ascoltare musica esterna a quella del Boss per trovare l'ispirazione per questa "Radio Nowhere". Lui mi inviava sms con su scritto Snow Patrol e Sigur Ros, io gli rispondevo Lambchop. Ci siamo chiusi per un po' in un tranquillo studio ai Castelli Romani, che se strizzi gli occhi e guardi giù, verso la città, pare di vedere Los Angeles, ed è venuta fuori questa "Radio Nowhere", anche qui con la complicità di Alberto Lombardi.