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Nuovo anno, nuovi propositi: 2016
Di Carla (del 31/12/2015 @ 06:09:18, in Propositi, linkato 3393 volte)

Č passato un altro anno. Se penso a questo 2015, mi sembra di avere festeggiato il Capodanno da poco tempo, ma, se poi ci rifletto un po’, mi rendo conto che quel giorno è in realtà molto lontano nella mia memoria. E nel mezzo è successo davvero di tutto.
 
La cosa più importante è che il 2015, il mio quarto anno da self-publisher, è anche quello in cui questo mestiere è diventato la mia principale fonte di reddito.
Sì, avete capito bene: ora posso dire di vivere di scrittura.
Siccome si tratta di un mestiere fatto di alti e di bassi, non posso affermare con certezza che ciò continui anche in futuro, ma per il momento è proprio così.
 
Il salto di qualità l’ho fatto grazie a un mio romanzo del 2014, “Il mentore”, di cui proprio verso la fine dello scorso anno ho venduto i diritti di traduzione in inglese ad Amazon Publishing, ma nel firmare quel contratto non immaginavo minimamente cosa sarebbe successo dopo.
The Mentor” è uscito in USA, Regno Unito e Australia lo scorso ottobre (a novembre nel resto del mondo) e nel giro di pochi giorni a schizzato ai primi posti della classifica generale del Kindle Store. Per due giorni è stato addirittura al numero 1 del Kindle Store su Amazon.com, il più grande retailer di ebook del mondo.
Adesso, quasi tre mesi e oltre 850 recensioni dopo, il libro conta un numero di lettori superiore a 160.000 (nei vari formati e in tutto il mondo) e in continua crescita.
 
Č per me un sogno che si realizza e per il quale devo ringraziare chi ha creduto nel romanzo, in special modo Alessandra Tavella della divisione italiana di Amazon Publishing che ha portato “Il mentore” all’attenzione di AmazonCrossing, il marchio editoriale sempre del gruppo Amazon Publishing che si occupa di narrativa tradotta. Ma subito dopo devo ringraziare la mia acquisitions editor di AmazonCrossing, Gabriella Page-Fort, che ha accolto il suggerimento della collega italiana e insieme a tutto il marketing team ha reso possibile un tale successo.
 
Questo di cui vi ho appena parlato è stato senza dubbio l’evento più importante del 2015, ma allo stesso tempo quello di cui mi sono occupata meno, poiché il lavoro era nelle mani di altri.
Per quanto mi riguarda, l’anno passato è stato per me un successo poiché sono riuscita a scrivere ben 177 mila parole, suddivise in due romanzi interi, “Per caso” che ho pubblicato a novembre (questo era uno degli obiettivi che mi ero riproposta lo scorso anno) e “Sindrome”, il sequel de “Il mentore”, di cui ho appena finito la prima stesura, e una parte di un terzo, “Ophir”, la terza parte del ciclo dell’Aurora.
Questi ultimi due saranno anche i romanzi che pubblicherò nel 2016 (leggete questo articolo per saperne di più).
Sono riuscita a raggiungere questo traguardo di scrittura sfruttando tutte e tre le sessioni di NaNoWriMo del 2015 (aprile, luglio e novembre) e in questo modo ho mantenuto un altro dei propositi elencati un anno fa.
A ciò si aggiunge che ho tradotto la prima parte del nuovo romanzo di Richard J. Galloway (di cui avevo già tradotto “Amantarra” nel 2013).
 
Cosa ne è stato degli altri propositi?
Sono andati quasi tutti bene. Ho pubblicato gli ultimi due romanzi di “Red Desert” (la versione inglese di “Deserto rosso”) nei tempi stabiliti. Ho completato l’editing di “Affinità d’intenti” e l’ho pubblicato lo scorso maggio. Ho letto 52 libri (il 52esimo lo finirò entro mezzanotte, giuro!).
Non ho preparato l’outline precisa dei romanzi che scriverò nel 2016, ma ho scritto un bel po’ di appunti che delineano le trame, su cui mi riservo di lavorare più avanti.
Il trend delle vendite come self-publisher non è cresciuto particolarmente, ma si è comunque mantenuto stabile almeno a livello di media. Nel 2015 ho totalizzato oltre 4000 copie vendute, un pochino di più del 2014, portando il totale ben sopra le 11 mila, di cui 1000 solo negli ultimi cinquanta giorni, senza che ci fossero promozioni in corso generate da eventi esterni (cioè che non abbia organizzato io). L’aspetto più importante di queste 4000 copie è che quelle con un prezzo superiore ai due euro o dollari sono molte di più di quelle del 2015. In poche parole, ho guadagnato di più.
Certo che questi numeri in confronto a quelli relativi a “The Mentor” sembrano quasi insignificanti, ma sono importanti per me, in quanto rappresentano una misura dei risultati derivati direttamente dal mio lavoro, che è l’unica cosa su cui ho un controllo diretto.
 
Ci sono poi una serie di eventi degni di nota, ma allo stesso tempo inaspettati, che mi sono capitati nel 2015:
- l’entusiasmante partecipazione sia come ospite che come inviata di FantascientifiCast a Sassari Comics & Games 2015;
- l’intervista su Tom’s Hardware e la recensione di “Per caso”, il mio ultimo romanzo di fantascienza, sempre nello stesso magazine;
- una mia intervista è comparsa anche sul sito di Amazon.it;
- per la prima volta è comparso nella prima pagina di un quotidiano (La Nuova Sardegna) un articolo su di me e i miei libri che poi è continuato nella sezione cultura dello stesso giornale in cui mi hanno dedicato un’intera pagina (qui e qui si trovano i due articoli nell’edizione online del quotidiano);
- per la prima volta è comparso su un quotidiano nazionale (La Repubblica) un articolo su di me!
 
Considerando tutto, non potevo di certo sperare di meglio per questo 2015.
 
E adesso è arrivato il momento di elencare i miei propositi per il 2016.
Iniziamo con quelli su cui ho il controllo:
1) Fare l’editing di “Sindrome” e pubblicarlo il 21 maggio;
2) Completare la scrittura di “Ophir tra gennaio e aprile (durante il Camp NaNoWriMo), farne l’editing e pubblicarlo il 30 novembre;
3) Tradurre almeno un altro libro in inglese e magari riuscire a pubblicarlo al più presto (qui dipende tutto dal tempo che riesco a ritagliarmi);
4) Scrivere almeno un altro romanzo durante il Camp NaNoWriMo di luglio o il NaNoWriMo di novembre (se riuscissi a scrivere in entrambi i mesi, sarebbe il massimo). Devo ancora decidere se dedicarmi subito a “Oltre il limite”, l’ultimo libro della trilogia de “Il mentore”, o inserire prima un altro progetto. Prenderò una decisione in merito in concomitanza con la pubblicazione di “Sindrome”;
5) Completare la revisione della prima parte di “Saranythia”, il nuovo romanzo di Richard J. Galloway;
6) Leggere almeno 52 libri;
7) Preparare gli appunti e un abbozzo di outline per almeno altri due nuovi romanzi;
8) Lavorare duro per mantenere un trend in salita relativo alle vendite e soprattutto ai guadagni derivati dal self-publishing.
 
E poi ci sono quelli su cui ho un minore controllo, poiché derivano da decisioni di altre persone:
9) Vedere uno dei miei libri tradotto e pubblicato in un’altra lingua e/o magari venderne i diritti di traduzione per una pubblicazione nel 2017;
10) Continuare a guadagnare da “The Mentor”, direttamente (finché dura!) o indirettamente (vedi punto precedente), abbastanza da stare tranquilla dal punto di vista economico per il prossimo futuro;
11) Riuscire a partecipare ad alcuni eventi (rimango generica per scaramanzia). In un caso particolare, se la cosa va in porto, potrebbe uscirne fuori una pubblicazione extra sul self-publishing.
 
Ci sarebbero altre cose, ma sono più che altro speranze e magari ne parlerò più avanti, quando saranno più vicine alla fattibilità.
In generale, comunque, ciò che spero di più è che la mia creatività rimanga attiva e mi permetta di immaginare e rendere reali tramite la scrittura delle storie in grado di appassionarmi e che mi piacerebbe leggere, perché poi alla fine è questo il più grande desiderio di uno scrittore: scrivere qualcosa di cui è fiero e che lo renda felice.
 
Che ne dite?
Il 2015 è stato l’anno della svolta, ma mi sa tanto che ho davanti a me un altro anno impegnativo. Comunque vada, so che sarà importante. Sarà il mio quinto anno da self-publisher e quindi quello in cui dovrò tirare le somme e stabilire se questa mia impresa è destinata ad avere un successo duraturo.
Per sapere come andrà, non vi resta che seguire le mie avventure e quelle dei miei amati personaggi.
 
In chiusura, come sempre, voglio ringraziare tutti voi e in particolare tutte le persone che in un modo o nell’altro mi accompagnano nel mio viaggio nell’editoria: familiari, amici, collaboratori e lettori.
Grazie di cuore per il vostro indispensabile sostegno.
 
Ora non mi resta che chiedere a voi che state leggendo questo post di raccontarmi qualcosa (qui sul blog o nei social dove lo condividerò).
Avete mantenuto i propositi formulati per il 2015? Quali sono i vostri obiettivi e le vostre speranze per il 2016?