Situato nella zona nord-occidentale di Londra e quasi completamente attraversato da Portobello Road,
Notting Hill è senza dubbio uno dei quartieri più affascinanti e famosi della capitale britannica. Non a caso è la location di numerosi romanzi e film. Tra questi ultimi il più noto è senza dubbio la commedia romantica del 1999 che porta lo stesso nome del quartiere (“
Notting Hill”) interpretata da
Hugh Grant e Julia Roberts.
Si tratta ovviamente di una meta dei turisti, ma molto frequentata dagli stessi londinesi, grazie all’abbondanza di negozi di marca, in particolare in Westbourne Grove, e ai numerosissimi pub e ristoranti.
La sua via più caratteristica è
Portobello Road, che con le sue
facciate colorate (foto sotto di
Albeins) ospita il famoso
mercatino dell’antiquariato e di cibi freschi. Qui si trovano inoltre alcune location utilizzate durante il
Portobello Film Festival, un festival internazionale del cinema indipendente fondato nel 1996 in cui ogni anno vengono proiettati per la prima volta
oltre 700 film. E sempre in questa via è vissuto
George Orwell (foto sopra di
Eluveitie).
A partire dal 1966 ogni anno in agosto il quartiere è inoltre teatro del Notting Hill Carnival, una vera e propria festa caraibica in costume che si riversa nelle strade, attirando milioni di persone, e che rappresenta uno dei più grandi festival di strada del mondo. L’evento passa attraverso la parte centrale di Westbourne Grove.
Come si può intuire dal nome, Notting Hill sorge su una collinetta, che raggiunge la sua sommità in mezzo a Ladbroke Grove. Non ha però dei confini ufficiali. È situato all’interno del Royal Borough of Kensington and Chelsea, ma è nei pressi del confine con la City of Westminster, quindi a due passi dalla stazione ferroviaria di Paddington e non molto lontano da numerose altre attrattive del centro di Londra.
Ma, se non si vuole andare a piedi, è possibile raggiungere una delle cinque stazioni della metropolitana che si trovano al suo interno: Kensal Green, Westbourne Park, Ladbroke Grove, Latimer Road e Notting Hill Gate.
Quella che viene considerata la zona chiave di Notting Hill è
North Kensington, caratterizzata da un costante rinnovo della popolazione, in gran parte costituita da immigrati, che ne fanno
una delle aree più cosmopolite del mondo. È qui che si sono verificati gli atti più violenti delle
rivolte razziali di Notting Hill del 1958, ma è anche qui che è iniziato il suo carnevale e sono state girate la maggior parte delle scene del film con Grant e la Roberts.
Tra i numerosi e rinomati locali di Notting Hill ce n’è uno in particolare: un ristorante italiano chiamato
Negozio Classica (foto accanto presa dalla pagina Facebook), anche se il nome in italiano non suona affatto bene e non si capisce cosa voglia dire. È incastrato in un edificio
ad angolo tra Portobello Road e Westbourne Grove ed è caratterizzato da una facciata rossa dotata di vetrina su entrambe le pareti, da cui è possibile vedere l’interno del locale e i suoi avventori, ma anche all’esterno sono sistemati diversi tavoli. Si tratta più precisamente di una
vineria, dove però è anche possibile mangiare dei
piatti della cucina toscana.
Il ristorante
Negozio Classica fa la sua apparizione nel secondo libro della
trilogia del detective Shaw, “
Sindrome”, in una scena in cui
Eric Shaw pranza con la sua amica Catherine Foulger e discute con lei di alcuni fatti gravi (
malesseri misteriosi e un tentato omicidio) avvenuti nell’
Ospedale St Nicholas (che nella realtà non esiste).
I piatti citati nella scena sono effettivamente presenti nel menù del locale, o almeno lo erano fino a qualche tempo fa, ma i due personaggi non hanno modo di gustarli a dovere, visto che la loro conversazione sfocia in un litigio. Il nome del ristorante non è in realtà riportato nella scena, sebbene la sua descrizione e i dettagli relativi alla sua posizione ne permettano una facile identificazione. Comunque viene poi nominato più avanti nel libro.
Il locale apre alle 15.30, quindi in teoria la gente non va lì precisamente per pranzare. Infatti mi sono presa una licenza, ma il locale era così carino che volevo proprio ambientarci una scena. Inoltre sappiamo bene che Eric è sempre così assorbito dal proprio lavoro che si ritrova spesso a mangiare in orari non convenzionali, quando si ricorda di farlo, per cui magari ci è andato poco dopo l’apertura. Chissà!
Non sono mai stata in questo locale, ma Eric pensa che si mangi bene, perciò credo che sarà una delle mete del mio prossimo viaggio a Londra.