Uno dei quartieri più caratteristici della City of Westminster, situato nella zona est del
West End, di cui costituisce il cuore pulsante, è
Covent Garden. Il suo nome deriva da una storpiatura del termine “
Convent Garden”, vale a dire “
giardino del convento”, poiché tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo vi sorgeva l’orto di un convento, ma è perlopiù associato a due luoghi storici che si trovano al suo interno
: la
Royal Opera House, che spesso viene definita semplicemente Covent Garden, e il
Covent Garden Market.
Quest’ultimo è situato nella piazza centrale del quartiere e in passato ospitava un vero e proprio mercato, la cui versione moderna è stata trasferita dal 1974 a Nine Elms (New Covent Garden Market).
L’attuale Covent Garden Market è più che altro un centro commerciale, che ospita negozi, ristoranti e un mercatino dell’artigianato, chiamato
Apple Market.
Dal punto di vista storico la prima prova dell’esistenza di un mercato a Covent Garden può essere fatta risalire addirittura al 1654, ma l’edificio neoclassico che rappresenta l’attuale cuore del quartiere viene costruito molto più tardi: nel 1830. Negli anni ’60 del ventesimo secolo l’aumento del traffico diviene un grosso problema che spinge a costruire un nuovo edificio a Nine Elms e a trasferirvi il mercato nel decennio successivo. Il vecchio edificio viene quindi convertito nell’attuale centro commerciale e riaperto nel 1980.
Per chiunque vada a Londra
il Covent Garden Market è una tappa da non perdere per passare un po’ di tempo ad ascoltare musica dal vivo, mentre si beve qualcosa di fresco o di caldo (secondo la stagione), per provare uno dei suoi ristoranti, per fare qualche acquisto o, semplicemente, per fermarsi a guardare l’allegro viavai di persone che lo affollano ogni giorno.
Arrivarci è facile, poiché sulla Piccadilly Line è presente una stazione chiamata Covent Garden, che si trova a due passi dal mercato. Un’altra stazione particolarmente vicina è quella di Leicester Square sulla Piccadilly Line e sulla Northern Line.
Mi è capitato di andarci quasi tutte le volte che sono stata a Londra (le foto risalgono al 2011) e così non potevo esimermi dal citarlo anche nella
trilogia del detective Eric Shaw.
In particolare il mercato è il luogo in cui si svolge una scena del libro finale, “
Oltre il limite”, in cui
il detective George Jankowski, collega di Eric e anche lui a capo di una squadra della Scientifica,
incontra un giornalista, Burton Phillips, che gestisce un blog di cronaca nera giudiziaria e che nel 2014
ha seguito il processo contro l’uomo ritenuto essere il serial killer denominato “chirurgo plastico”. Nonostante l’uomo sia stato condannato e si trovi in prigione, il recente omicidio di una donna avvenuto al
Madame Tussauds fa di nuovo pensare che dietro di esso ci sia lo stesso assassino.
La conversazione tra Jankowski e Phillips si svolge idealmente in uno dei tavolini visibili nella seconda foto in alto. Proprio a questa foto mi sono ispirata per scrivere la scena, tanto che è possibile vedere persino il ragazzo che scatta una foto ai musicisti citato al suo inizio.