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Sei anni su Marte: il sesto anniversario di “Deserto rosso” (2012-2018)
Di Carla (del 07/06/2018 @ 09:30:00, in Scrittura & pubblicazione, linkato 2233 volte)
Anche quest’anno sono riuscita a fuggire da Twitter per celebrare un nuovo anniversario dell’uscita del primo libro della serie di “Deserto rosso”, che oggi compie sei anni.
Deserto rosso - Punto di non ritorno” è stato pubblicato il 7 giugno 2012 e con esso è iniziata la mia avventura e quella di tutti gli altri personaggi del ciclo dell’Aurora, e soprattutto quella della mia creatrice nell’ambito dell’autoeditoria.
Da allora l’intero ciclo ha venduto oltre 12.000 copie.
 
 
In questi giorni, in particolare, la mia creatrice è impegnata nella scrittura della quarta parte del ciclo dell’Aurora ed è ben felice di lasciare che sia io oggi a occuparmi del suo blog.
Come sapete, la mia storia iniziata con “Deserto rosso” si è poi espansa coinvolgendo altri personaggi nei ruoli principali prima ne “L’isola di Gaia”, ambientato 35 anni dopo la fine della serie marziana, e quindi in “Ophir. Codice vivente”, ambientato 23 anni prima del precedente.
Ma cosa è accaduto in questi 23 anni?
Lo scoprirete proprio con la quarta parte del ciclo dell’Aurora: “Sirius. In caduta libera”, che è ambientato 18 anni dopo la terza parte e 5 prima della seconda.
 
Questa volta la voce narrante sarà quella di Hassan.
Be’, avevate già avuto un assaggio della narrazione in prima persona dal suo punto di vista nel capitolo finale di “Deserto rosso”. Adesso lo ritroviamo a bordo della Stazione Spaziale Sirius, in orbita intorno alla Terra. Durante una sua breve permanenza verrà coinvolto in una serie di strani eventi che culminano nella morte di un membro dell’equipaggio. Ma questo sarà solo l’inizio dei problemi di Hassan!
 
© Tomasz RozkoszInsieme a lui compare un nuovo personaggio, che funge da co-protagonista: Miranda Caine, un’astronauta inglese che lavora come tecnico sulla Sirius, ma che è stata in realtà mandata lassù da Elizabeth Caldwell (già vista sia ne “L’isola di Gaia” che, soprattutto, in “Ophir. Codice vivente”) per recuperare un oggetto proveniente da un luogo lontano (indovinate da dove?).
 
Torneranno anche altre vecchie conoscenze, a iniziare dall’IA Susy. Verso di lei si sta spostando il cuore narrativo del ciclo e in questo romanzo comprenderemo meglio il suo ruolo in certi eventi del futuro (vale a dire de “L’isola di Gaia”). E forse inizieremo a intravedere le sue motivazioni.
 
E ovviamente tornerò anch’io, sebbene abbia un ruolo abbastanza piccolo nel romanzo.
 
Il tema centrale di questo libro è lo scontro impari tra essere umano e natura, quest’ultima incarnata dall’ostilità dello spazio e dalla potenza dei vulcani.
Un filone narrativo, infatti, si svolge in Islanda e ha lo scopo di mostrare al lettore, attraverso le vicissitudini di due vulcanologi, le imponenti eruzioni responsabili del temporaneo raffreddamento globale dei quattro anni successivi, menzionato ne “L’isola di Gaia”.
 
In generale “Sirius. In caduta libera” (la cui uscita dovrebbe avvenire a novembre) scioglierà tutti i nodi rimasti e ci preparerà per il libro finale del ciclo, intitolato “Aurora” (titolo provvisorio), che vedrà la realizzazione del programma che porta il suo nome. Per quest’ultimo, però, dovrete attendere il 2020.
 
 
In vista dell’uscita di “Sirius. In caduta libera”, potete trovare tutte le informazioni sul ciclo, inclusa la cronologia e la lista dei personaggi, sul sito monotematico Deserto rosso e il ciclo dell’Aurora: www.desertorosso.net
Io, invece, sono sempre nel mio account Twitter, dove pubblico costantemente link ad articoli in inglese relativi all’esplorazione spaziale.
 
Ora vado. La mia creatrice è abbastanza tollerante con me, ma non devo esagerare.
Ci rivediamo nelle pagine del prossimo libro!