Il mese scorso ho avuto l’opportunità di partecipare alla seconda edizione dell’evento “
Segni e voci di altri mondi” organizzato nella sede di
ALTEC a Torino. È stata un’esperienza fantastica che mi ha visto impegnata per due giorni in quella che viene definita
la porta italiana verso la Stazione Spaziale Internazionale, come recita l’enorme scritta all’ingresso (
The Italian Gateway to the International Space Station), e mi ha permesso di conoscere tante persone interessanti, oltre che parlare del mio lavoro.
L’evento in sé, quello aperto al pubblico, è durato solo un giorno, il 14 ottobre, ma noi (io e il mio compagno), essendo espositori, ci siamo recati anche il giorno prima alla sede di ALTEC per preparare il nostro stand. Era la prima volta che partecipavo a un evento del genere. È stato bello sistemare tutti i miei libri di fantascienza (in tutto otto titoli disponibili in più copie) in un banchetto, insieme ad altro materiale promozionale, ma anche poter osservare in anteprima l’allestimento della mostra di modellismo, che contava davvero degli esemplari straordinari.
In aggiunta a ciò, abbiamo avuto il piacere di fare
una breve visita privata allo stabilimento insieme a
Paolo Navone, che ci ha portato a vedere, tra le varie cose, la sala controllo, la replica di un modulo che si trova sulla ISS e la piscina usata per l’addestramento degli astronauti, e che ci ha fatto da guida, spiegandoci il ruolo di ALTEC nella costruzione della stazione spaziale e in altre missioni spaziali internazionali. Tra queste c’è quella del
mini shuttle dell’ESA IVX, cui Paolo ha partecipato in prima persona.
La giornata si è poi conclusa in una bella cena insieme ad alcune persone che avevano organizzato l’evento (appartenenti al CRAL ALTEC e al Centro Modellistico Torinese) e ad altre che vi avrebbero partecipato. Oltre a godere della compagnia di Marco Ambrosio (che, insieme a Paolo, mi ha invitato a partecipare all’evento) e di sua moglie, abbiamo conosciuto alcuni dei modellisti, tra cui non posso non citare Sandro Degiani, che ha tenuto banco tra le persone sedute vicino a lui (me compresa), e il professor Giancarlo Genta, qui nel ruolo di autore di romanzi di fantascienza. Al gruppo si è unito anche il mitico Giovanni Mongini, detto Vanni, autore e massimo esperto di fantascienza italiano, che avevo conosciuto poche ore prima allo stabilimento e che mi sarei ritrovata nello stand di fronte il giorno dopo.
E poi è arrivato, appunto, il giorno dell’evento. Le prime due ore sono state la parte più semplice. Ho avuto modo di presentare la serie di “
Deserto rosso” nell’auditorium nell’ambito dell’intervento “
Marte al femminile”, moderato da
Maurizio Maschio. Insieme a me c’era
Giulia Bassani che presentava il suo romanzo “
Ad Martem 12” (ed era anche mia vicina di stand alla mostra).
A entrambe è stato chiesto in che modo siamo entrate in contatto con la fantascienza e cosa ci abbia spinto a iniziare a scriverla. Io ho raccontato di come sono cresciuta tra E.T., Ritorno al Futuro, Star Wars (da cui il mio nickname Anakina), i Visitors e tanti altri film e telefilm che mi hanno avvicinato al genere e come ciò abbia stimolato la mia immaginazione. Avevo nella mente tante storie e a un certo punto mi sono resa conto che l’unico modo per renderle vere era scriverle.
Subito dopo la presentazione, sono tornata al mio stand, dove ho accolto alcune delle persone che mi avevano ascoltato nell’auditorium e volevano acquistare uno dei miei libri.
Come ho anticipato prima, però, la parte difficile sarebbe arrivata dopo. A partire dalle 11.30 sono entrati nuovi visitatori (erano suddivisi in scaglioni da massimo 200 persone per due ore, per evitare sovraffollamenti) che non sapevano chi fossi. Stava a me attirare la loro attenzione.
Credo che la frase che ho usato più spesso sia stata: “Vuole prendere una cartolina?”
Avevo con me un bel po’ di cartoline promozionali di “Deserto rosso” da offrire ai visitatori e le ho usate per indurli a fermarsi al mio stand, per poi spiegare loro qualcosa sui miei libri. Tenete conto che ho dato via 54 cartoline e per buona parte di esse mi sono soffermata a raccontare l’inizio della storia di Anna Persson e la struttura del ciclo dell’Aurora. L’ho raccontata tante di quelle volte che l’altro mio vicino di stand, Roberto Azzara, l’ha imparata a memoria!
Devo dire che il mio sforzo è stato ripagato e sono riuscita a vendere più della metà dei libri che avevo con me. E così ho anche evitato di doverli rispedire in Sardegna per posta.
Durante tutta la giornata (l’evento è durato dalle 9.30 alle 20) ho avuto quindi modo di parlare con un sacco di persone e tra queste mi sono ritrovata di fronte
un mio ignaro lettore, che, solo dopo aver visto le copertine,
ha riconosciuto i libri e si è reso conto di avere davanti a sé l’autrice degli ebook presenti nel suo cellulare. È la prima volta che mi capita di imbattermi per caso in un mio lettore ed è stato davvero un piacere conoscerlo.
Non solo. È anche venuto a farmi visita insieme alla famiglia un mio collega di Torino:
Luca Rossi, autore indipendente di fantascienza e fantasy, che è mio amico su Facebook dal 2012 e che sono finalmente riuscita a incontrare di persona. Inoltre ho rivisto con piacere
Dario Tonani (anche lui autore di fantascienza e amico di lunga data su Facebook) e sua moglie
Giusy, che avevo già incontrato al
Sassari Comics & Games 2015.
Tra una chiacchiera e l’altra e qualche foto con i vicini di stand (Giulia, Roberto e Vanni, che ho citato prima, e
Luigi Petruzzelli di Edizioni della Vigna) le ore sono volate, intervallate da alcuni brevi pause per rivedere e fotografare i modellini esposti, e andare a
osservare prima il Sole e poi la Luna al telescopio, grazie alle postazioni di osservazione allestite da
Celestia Taurinorum.
Alla fine stanchi ma felici siamo andati via. Il giorno dopo, in attesa di prendere il volo che ci avrebbe riportato a Cagliari, all’
aeroporto di Caselle ci siamo imbattuti proprio nel
mini shuttle XVI dell’ESA, esposto nell’area check-in. Una
foto ricordo con il veicolo spaziale è stata la degna chiusura di questo bellissimo weekend.
Colgo l’occasione di ringraziare ancora una volta Marco Ambrosio e Paolo Navone, che mi hanno invitato a partecipare a questo evento. Grazie di cuore!
Foto (dall’alto): durante il mio intervento insieme a Maurizio Maschio, il mio banchetto di libri, ingresso dell’ALTEC, vista dall’interno della replica di un modulo della ISS, con Luca Rossi, su Marte (più o meno) con Giulia Bassani.