Oggi ospito ancora una volta, e con grande piacere, il collega e amico Francesco Zampa, autore di gialli e non solo. Francesco, come me, è un autoeditore e in questo articolo racconta la sua avventura nel mercato editoriale italiano ed estero, che nei prossimi giorni lo porterà anche al Buk Festival di Modena, dove metterà a disposizione del pubblico per la vendita, oltre che i suoi libri, anche tutti i miei thriller e alcuni dei romanzi di Giulia Beyman.
Ma di questo vi parlerò meglio alla fine dell’articolo.
Sono abituato a datare il mio debutto come autoeditore in coincidenza con la pubblicazione del mio primo libro, Doppio omicidio per il maresciallo Maggio, nel 2012. In realtà, in maniera analoga all’impresa individuale che nasce contemporaneamente all’idea che la sostiene e non alla struttura e alla produzione successive, è più esatto tornare al maggio 2010 quando, per sondare l’opinione dei lettori, fondai il blog …vi parla il maresciallo Maggio, una terrazza aperta e un laboratorio sulla lettura, evolutasi nel corso degli anni con recensioni di film e libri, accanto alle pagine fisse dei miei scritti. Il blog ospitò all’inizio tre racconti, successivamente pubblicati in una raccolta prequel. Uno fu selezionato per il Giallo Mondadori. Purtroppo, o per fortuna, il redattore operò una serie di correzioni che ne stravolsero il senso e decisi che, da lì in poi, avrei fatto da solo. È dello stesso anno la pubblicazione della graphic-novel Calciopoli ovvero l’elogio dell’inconsistenza, un saggio a fumetti naif sulle lacune, non solo giudiziarie, del famoso scandalo, pubblicata da un editore locale ma interamente curata da me.
Alla fine del 2013 fui il primo iscritto alla prima conferenza (poi rimasta unica) a Senigallia sul selfpublishing, termine per gli anglofili e probabilmente più social, una fiera più che un esperimento, che non ha avuto seguito. Sempre nel 2013, partecipai al corso Come si fa un libro organizzato da Marcos y Marcos.
Nel 2014 organizzai un pioneristico convegno sull’autoproduzione grazie anche alla collaborazione e alla disponibilità del personale della biblioteca di Todi. Si parlò per la prima volta di autoeditoria, una cosa che poi nuova non è. Moltissimi sono gli autori che hanno pubblicato e diffuso le proprie opere in proprio, come tanti sono i rifiuti eccellenti da parte degli esperti.
In due edizioni successive ho partecipato alla fiera romana della piccola e media editoria, Più libri più liberi, dove ho ascoltato editori tradizionali parlare di un qualcosa che, con ogni evidenza, non conoscevano abbastanza. Extra vergine d’autore, un’organizzazione attiva per la promozione di autori emergenti, ha selezionato quattro miei libri con bollino di qualità e mi hanno invitato due volte come relatore. A gennaio 2017, Doppio omicidio per il maresciallo Maggio è uscito in abbinamento con il Corriere dell’Umbria per tutto il mese. È di marzo 2018 la partecipazione a Trame, il I festival nazionale del giallo di Assisi. A settembre e ottobre ho avuto uno stand e due eventi, di cui uno incentrato sull’autoeditoria, a Umbria Libri 2018 e ho iniziato la distribuzione in selezionate librerie umbre. A dicembre del 2019 Kobo ha gestito l’offerta de L’eroe nella home page. Nel 2019 ho partecipato, sempre con Marcos y Marcos, al Corso di editing. Ho prenotato gli spazi a Buk Modena (aprile), Macerata Libri (maggio) e di nuovo, Umbria Libri. Sono in progetto l’uscita dell’VIII episodio dei Racconti della Riviera e della II raccolta delle Impossibili possibilità.
Scrissi il primo citato romanzo breve quasi d’istinto per dare corpo a un personaggio che avevo in mente nelle fattezze, nel carattere e nei modi. Non mi piacevano i ruoli assegnati dalla fiction ai marescialli in genere e volevo creare un investigatore maturo, con pregi, limiti e senza tratti elegiaci o propagandistici, degno della nutrita concorrenza. Il maresciallo Maggio agisce a Viserba in un’epoca sfumata ed appena edulcorata che si può collocare (con qualche adattamento come i telefoni cellulari), a fine anni ottanta. Si occupa di casi comuni, di corruzione, di violenza di genere, e trova il malaffare trasversalmente distribuito. È un buono quasi disilluso e non cede alla prepotenza né al luogo comune, neanche tra i suoi colleghi. La serie ha venduto finora più di ottomila copie digitali e cartacee.
Mentre le lettere di rifiuto, necessarie alla mia caratura, di ben selezionati editori, crescono, Maggio è arrivato a sette episodi, dei quali il IV, il V e il VI compongono la cosiddetta Trilogia del malaffare, inframmezzati da un romanzo storico, uno di formazione e dalla prima uscita di una raccolta di racconti che fungono da banco per altri generi e modalità narrative. Ho curato traduzioni in Inglese, Francese e Spagnolo, le prime due direttamente grazie alla conoscenza diretta con le bravissime traduttrici. Ho creato un marchio, Zipporo Direct Publishing, per dare un’identità a tutta la produzione, accompagnato da piccoli oggetti per il merchandising come magliette e segnalibri. Grazie alle edizioni digitali, i libri sono disponibili in tutto il mondo e ho diffuso copie in paesi idealmente remoti come Turchia, Tunisia, Giappone, Brasile, Cuba e Sudafrica.
La rete è di certo un mezzo straordinario ma il vero passo in avanti è essere riconosciuti e ricordati per quello che si scrive più che per come lo si pubblica.
Se il 13 e il 14 aprile contate di essere a Modena e dintorni, non perdetevi il Buk Festival: www.bukfestival.it/
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