La Luna: affascinante e letale
Subisco da sempre il fascino della Luna e delle storie ambientate nel nostro satellite naturale, per cui quando mi sono imbattuta in questo romanzo, che tra l’altro costa pochissimo, non ho potuto trattenere il mio indice e in meno di un minuto era già nel mio Kindle. E posso dire che è stato uno dei migliori acquisti fatti negli ultimi anni.
La storia è ambientata in un prossimo futuro nel polo sud lunare, dove è stata creata una base di ricerca nelle vicinanze delle cosiddette “cold trap”, trappole di freddo, cioè quei crateri d’impatto il cui fondo, trovandosi ad altissime latitudini, non riceve i raggi solari da quando esistono e in cui del ghiaccio d’acqua è intrappolato, mescolato alla regolite e ad altri materiali, inclusi alcuni elementi rari di notevole interesse economico.
L’autore mescola con maestria una scienza plausibile e molto accurata nei dettagli con delle ambientazioni suggestive, mostrate attraverso i sensi dei personaggi, che solo a loro volta ben sviluppati e realistici. L’impressione di trovarsi sul suolo lunare durante la lettura è reale. E lo sono anche le emozioni dei protagonisti durante le rocambolesche scene ricche d’azione e di suspense. In altre parole questo libro ha tutto ciò che cerco in un romanzo di fantascienza hard.
L’ho letto in pochi giorni ed ero talmente presa dalla storia che non vedevo l’ora di mettermi nel letto col mio Kindle per continuare la lettura.
La storia si conclude con un grandioso colpo di scena, anche se a un certo punto l’avevo previsto, ma ho apprezzato persino il fatto di averlo visto arrivare per via della sua perfetta logicità all’interno della trama e per il modo astuto con cui l’autore ha orchestrato i vari indizi che mi hanno portato a prevederlo.
Se devo indicare un difetto, che però non va a inficiare il mio giudizio finale, devo dire che avrei preferito che i flashback relativi al personaggio di Moochy fossero più brevi e intermezzati con la linea principale della narrazione. Invece sono inseriti in pratica nel bel mezzo della storia, interrompendo del tutto l’azione per raccontare la storia di Moochy, rischiando di farci dimenticare i dettagli della trama principale e allontanando la stessa trama dalla fantascienza.