Chi ha ucciso Edward Kitchener?
Il secondo libro della trilogia di Greg Mandel è per certi versi un vero e proprio giallo. Gli elementi ci sono tutti: un morto, un luogo isolato, un numero ristretto di possibili colpevoli, molti dei quali avrebbero avuto un buon motivo per ucciderlo, e apparentemente non è stato nessuno di loro. Per riuscire a capire chi è l’assassino, devi scegliere il meno probabile, ma non puoi in alcun modo immaginare cosa ci sia sotto. L’elemento fantascientifico è quello che fa la magia, lasciandoti a bocca aperta.
Come sempre nei libri di Hamilton i personaggi sono credibili e ben approfonditi, e persino simpatici. La sua prosa elegante ti coinvolge trasportandoti nella loro mente e mostrandoti la realtà attraverso i loro occhi.
Il romanzo però non regge il confronto col primo. Eliminata la sorpresa nello scoprire e comprendere a fondo le capacità di Mandel, fornitegli dalla sua ghiandola, l’autore ha dovuto creare una nuova storia slegata alla precedente, tanto che il romanzo starebbe in piedi da solo. Ciò è reso anche possibile dai numerosi riassunti sugli avvenimenti passati e sulla situazione storica e politica, che da una parte rallentano il libro e dall’altra annoiano il lettore che si era già sorbito tutte quelle spiegazioni in “Mindstar Rising”. Capisco la necessità di metterli, ma non quella di farli così lunghi.
Nonostante l’intricato caso trattato in questo romanzo sia completamente nuovo, ho trovato troppi elementi simili al libro precedente che mi hanno provocato un senso di déjà-vu. Ci sono troppe descrizioni. Nel primo libro erano essenziali, perché il lettore stava conoscendo un nuovo mondo. Nel secondo diventano pesanti. In generale, a esclusione dell’ultima parte, che ha un ottimo ritmo, il libro presenta un’azione molto lenta (succedono relativamente poche cose per un libro di 376 pagine scritte in caratteri microscopici) e nel contempo non riesce sempre a tenere il lettore interessato con elementi nuovi e originali.
L’ultimo capitolo, però, è molto carino e risolleva il mio giudizio sul libro.