Materiale extra sui libri
In questa sezione sono raccolti testi, video, audio, immagini e link correlati al ciclo dell’Aurora e che consentono un ulteriore approfondimento sui temi, i personaggi e la storia della serie.
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CRONOLOGIA DEL CICLO DELL’AURORA
BOOKTRAILER
COMUNICATI STAMPA
PODIOBOOK DELLA SCENA DI APERTURA
SFONDI
BIBLIOGRAFIA COMPLETA
PREFAZIONE A DESERTO ROSSO DI OMAR SERAFINI
INTERVISTA AD ANNA PERSSON
IMMAGINI DEI LIBRI E DEI LORO LETTORI
GRUPPO DI DISCUSSIONE (link esterno)
La storia iniziata con “Deserto rosso” non termina con la conclusione della serie a puntate, bensì essa getta le basi di una timeline su cui si sviluppano altri romanzi ambientati nel futuro nell’ambito del ciclo dell’Aurora.
1) DESERTO ROSSO (2012-2013)
2) L’ISOLA DI GAIA (2014)
3) OPHIR. CODICE VIVENTE (2016)
4) SIRIUS. IN CADUTA LIBERA (2018)
5) NAVE STELLARE AURORA (2020)
DESERTO ROSSO
OPHIR. CODICE VIVENTE - da 3 a 12 anni dopo la fine di “Deserto rosso”
SIRIUS. IN CADUTA LIBERA - 30 anni dopo “Deserto rosso”, 18 anni dopo “Ophir. Codice vivente”
L’ISOLA DI GAIA - 35 anni dopo “Deserto rosso”, 5 anni dopo “Sirius. In caduta libera”
NAVE STELLARE AURORA - 3 anni dopo “L’isola di Gaia”
Video: Fabio Delfino
Immagini di Marte: NASA/JPL-Caltech
Musica: Free Stock Music
Copertina: Alberto Casu e Rita Carla Francesca Monticelli
Video: Fabio Delfino
Immagini di Marte: NASA/JPL-Caltech
Musica: Free Stock Music
Copertina: Rita Carla Francesca Monticelli
Video: Fabio Delfino
Immagini di Marte: NASA/JPL-Caltech e NASA/Goddard
Musica: Free Stock Music
Copertina: Rita Carla Francesca Monticelli
Video: Fabio Delfino
Immagini nel video e nella copertina: NASA/JPL-Caltech, NASA/Goddard, NASA/JSC ed ESA/Luca Parmitano.
Musica: Free Stock Music
Copertina: Rita Carla Francesca Monticelli
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Punto di non ritorno
Abitanti di Marte
Nemico invisibile
Ritorno a casa
Deserto rosso (la serie completa)
L’isola di Gaia
Ophir. Codice vivente
Sirius. In caduta libera
Nave stellare Aurora
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Deserto rosso: Hassan, Anna, Melissa e Jan - 1920 x 1080 pixel | 1365 x 768 pixel
Deserto rosso: “Non era facile con te.” - 1920 x 1080 pixel | 1365 x 768 pixel
L’isola di Gaia - 1920 x 1080 pixel | 1365 x 768 pixel
Punto di non ritorno - 1920 x 1080 pixel | 1365 x 768 pixel
Ophir. Codice vivente - 1920 x 1080 pixel | 1365 x 768 pixel
Sirius. In caduta libera - 1920 x 1080 pixel | 1365 x 768 pixel
Nave stellare Aurora - 1920 x 1080 pixel | 1365 x 768 pixel
Nave stellare Aurora
“Deserto rosso” è un’opera di fantascienza, perciò gran parte degli aspetti scientifici è frutto della mia fantasia, per il resto, però, mi sono basata su quanto riportato in varie fonti, che talvolta sono servite anche solo da spunto e delle quali suggerisco la consultazione per eventuali approfondimenti.
- “The Case For Mars” di Robert Zubrin (saggio). Ultima edizione aggiornata: lingua inglese, editore Free Press, ISBN 9781451608113. – Informazioni su Marte. Tecnologie per il raggiungimento, l’esplorazione e la colonizzazione del pianeta.
- “First Landing” di Robert Zubrin (romanzo basato su tecnologie già esistenti). Edizione: lingua inglese, editore Ace, ISBN 9780441009633. – Informazioni su Marte. Tecnologie per il raggiungimento, l’esplorazione e la colonizzazione del pianeta.
- Progetto C.O.S.M.I.C (www.crs4.it). Tecnologie per la sopravvivenza umana su Marte.
- Sito Ufficiale della NASA (www.nasa.gov). Informazioni su Marte e sulle missioni passate e presenti (in particolare il rover Curiosity), oltre che per i numerosi spunti visivi.
- NASA Jet Propulsion Laboratory (www.jpl.nasa.gov). Informazioni su Marte e in particolare sulla missione del rover Curiosity, attualmente al lavoro sulla superficie del pianeta.
- NASA Johnson Space Center (www.nasa.gov/centers/johnson/home). Informazioni sul centro, dove è ambientata una parte della storia.
- Google Mars (www.google.com/mars). Informazioni areografiche (geografia di Marte).
- “Red Mars” di Kim Stanley Robinson (romanzo), 1993. Edizione: lingua inglese, editore Bantam, ISBN 9780553560732. Edizione italiana (fuori catalogo): “Il rosso di Marte”, editore Mondadori, ISBN 9788804404125. – La colonizzazione di Marte immaginata con le conoscenze di venti anni fa. Per diversi aspetti molto interessante e attuale anche oggi.
- Mars Initiative (www.marsinitiative.org). Associazione no-profit che punta a raccogliere dei fondi da dare al primo progetto di esplorazione umana di Marte che dimostri di essere in fase di attuazione.
- The Mars Society (www.marssociety.org). Associazione no-profit fondata da Robert Zubrin per promuovere l’esplorazione e la colonizzazione di Marte.
- The Italian Mars Society (www.marsplanet.org). La Mars Society in Italia.
- “The Martian” di Andy Weir (romanzo), 2012. Edizione: lingua inglese, editore Ebury, ISBN 9780091956134. – La storia di un astronauta dato per morto su Marte e che riesce a sopravvivere per anni sul pianeta. Si tratta di un entusiasmate romanzo hard sci-fi, quindi ricchissimo di spunti scientifici, di avventura ed esplorazione, ma anche caratterizzato da una notevole ironia.
- “Dula di Marte” di Joe Haldeman (romanzo), 2011. Edizione: italiana, editore Mondadori, collana Urania, maggio 2011. Edizione originale (2008): “Marsbound”, editore Ace, ISBN 9780441015955. – Il viaggio verso Marte, la vita sul pianeta rosso e la scoperta dei marziani attraverso gli occhi della giovane Carmen Dula. Simpatico romanzo di space opera. Per quanto molto fantasioso, contiene degli spunti scientifici interessanti.
- “Perigee” di Patrick Chiles (romanzo), 2011. Edizione: lingua inglese, editore Patrick Chiles, ISBN 1230000001028. – L’avventura di uno spaceplane bloccato in orbita in lotta contro il tempo. Scritto da un veterano dell’industria aerea e aerospaziale, contiene informazioni dettagliate sui voli orbitali e sulle procedure della NASA.
- FantascientifiCast (www.fantascientificast.com). Podcast italiano di fantascienza. Tutto quello che volevate sapere, ma non avete osato chiedere, sulla fantascienza in tutte le sue forme.
- Il sito ufficiale di Luca Parmitano (lucaparmitano.esa.int). Sito dell’astronauta italiano dell’ESA che è stato sulla Stazione Spaziale Internazionale fra maggio e novembre 2013. Il suo blog, in particolare, è ricco di informazioni che sono tornate utili nella stesura di alcune parti di questo romanzo.
- Mars One (en.wikipedia.org/wiki/Mars_One). La fondazione Mars One, ora fallita, che stava progettando una missione di colonizzazione di Marte per portare i primi uomini sul pianeta rosso a partire dal 2024.
- “L’invasione degli ultracorpi” di Jack Finney (romanzo), 1955 (edizione originale). Originariamente pubblicato in Italia col titolo “Gli invasati” da Mondadori, collana Urania. Ultima edizione: italiana, editore Marcos y Marcos, luglio 2005, ISBN 9788871684079. Ultima edizione in lingua originale: “The Body Snatchers”, inglese, editore Gateway, ISBN 0575085312. – Storia di un’invasione aliena in cui i nuovi arrivati sostituiscono uno però uno gli esseri umani con delle copie quasi perfette.
- “Limit” di Frank Schätzing (romanzo), 2010. Edizione: italiana, editore Casa Editrice Nord, novembre 2010. Disponibile anche in brossura, edito da TEA, ISBN 9788850226764. – In un prossimo futuro con la creazione di un ascensore spaziale e l’inizio dell’estrazione dell’elio-3 dalla superficie lunare, per usarlo con la tecnologia di fusione nucleare, si osserva un rapido cambiamento degli equilibri economici e politici mondiali. Si tratta di un romanzo interessante, benché a tratti un po’ prolisso, che mescola fantapolitica con azione, spionaggio, e viaggi sulla Luna. Quest’ultimo aspetto mi ha offerto qualche spunto interessante.
- “Forza di gravità” di Tess Gerritsen (romanzo), 2000. Edizione: italiana, editore Longanesi, maggio 2000, ISBN 9788830418271. Ultima edizione in lingua originale: “Gravity”, inglese, editore Atria Books, ISBN 0671016776. – Entusiasmante techno-thriller con risvolti fantascientifici ambientato sulla Stazione Spaziale Internazionale durante l’era degli Space Shuttle. Il romanzo è molto accurato nella parte riguardante la NASA e presenta a fine volume un utilissimo glossario sulla terminologia a essa correlata.
Riporto inoltre alcuni libri che mi sono risultati particolarmente utili in fase di editing del testo e che consiglio a tutti gli autori.
- “Self-Editing for Fiction Writers, Second Edition” di Renni Browne e Dave King. Edizione: lingua inglese, editore Collins, ISBN 978-0060545697. – Guida essenziale per l’auto-editing di un’opera di narrativa.
- “Hooked” di Les Edgerton. Edizione: lingua inglese, editore Writers Digest Books, ISBN 9781582974576. – Suggerimenti per la scrittura dell’incipit perfetto.
- “The Complete Handbook Of Novel Writing” di Editors of Writer’s Digest Books, 2010. Edizione: lingua inglese, editore Writer’s Digest Books, ISBN 9781582979588. – Raccolta di articoli scritti da vari editor e autori e interviste ad autori famosi incentrati sulla scrittura dei romanzi.
Di seguito riporto alcune fonti che mi sono state di ispirazione durante la scrittura de “L’isola di Gaia” e delle quali suggerisco la consultazione per eventuali approfondimenti.
- L’Universo di Stephen Hawking: Viaggi nel Tempo (documentario di Discovery Channel) – Ha ispirato le teorie trattate nella scena del seminario della dottoressa Isabella Gredani nell’Università di Luminy.
- Sito ufficiale del Convento di Tyburn (www.tyburnconvent.org.uk) – Il convento esiste veramente a Londra e si trova nei pressi di Marble Arch.
- La Trilogia del Vuoto di Peter F. Hamilton (articoli sulla trilogia) – Stavo leggendo questi tre libri durante la prima stesura del romanzo e hanno influenzato notevolmente alcuni aspetti relativi agli impianti neurali dei personaggi e come questi agiscano sul loro comportamento.
- Battlestar Galactica (www.syfy.com/battlestar-galactica) – La primissima idea da cui è scaturita “L’isola di Gaia” era quella di una fan fiction di Battlestar Galactica. Di quell’idea è rimasta nella storia l’applicazione di costrizione che annulla la volontà di Alicia, come quella che controllava i Centurioni, lo stesso aspetto del personaggio che nella mia mente è sempre stato uguale a Numero Sei, mentre quello di Gaia lo immaginavo con le fattezze di Kara Thrace, e ovviamente la presenza di più copie della stessa persona.
- Whiteout - Incubo bianco (film, 2009; pagina sull’Internet Movie Database) – Film ambientato nella Stazione del Polo Sud Amundsen-Scott. Ha ispirato il capitolo finale del libro.
- “Gaia. A New Look at Life on Earth” di James Lovelock. Ultima edizione: Oxford University Press, 2000, ISBN 978-0192862181. – Il libro in cui Lovelock espone per la prima volta la sua teoria dell’Ipotesi Gaia che ha ispirato il titolo di questo romanzo.
Infine credo che l’invenzione di questa storia sia stata influenzata più o meno consciamente dalle opere di Philip K. Dick che ho avuto il piacere di leggere o di conoscere tramite le loro trasposizioni cinematografiche, caratterizzate da personaggi che non avevano una precisa cognizione della propria identità o della propria natura (come Total Recall, Blader Runner, Impostor e tante altre).
Di seguito riporto alcune fonti che mi sono state di ispirazione durante la scrittura di “Ophir. Codice” vivente o che ho utilizzato per le ricerche relative agli argomenti scientifici e tecnologici trattati in questo romanzo. Ne suggerisco la consultazione per eventuali approfondimenti.
- “Cold Trap” di Jon Waskan. Edizione: Bookbaby, 2014. – Romanzo di fantascienza hard, ambientato nel prossimo futuro sulla Luna, che racconta del ritrovamento di un oggetto misterioso da parte di uno scienziato di stanza in una base lunare multinazionale, all’interno di una cosiddetta trappola di freddo: il fondo di un cratere situato nei pressi di uno dei poli del satellite, all’interno del quale non arriva mai la luce del Sole.
- “Moon Hunter” di George Morgan. Edizione: Pony X-Press, 2015, ISBN 978-1502981554. – Altro romanzo di fantascienza hard ambientato sulla Luna, ormai colonizzata, in cui si pratica uno sport molto originale: la caccia ai roverbot. Uno dei temi principali è quello dell’intelligenza artificiale e dei rischi legati alla sua evoluzione.
- HiRISE e Beautiful Mars (www.uahirise.org e beautifulmars.tumblr.com) – Sito ufficiale della fotocamera a elevata risoluzione a bordo dell’Mars Reconnaissance Orbiter della NASA, che orbita intorno a Marte, e del blog che raccoglie alcune delle più belle immagini del pianeta rosso riprese da questo strumento. Alcune delle immagini hanno ispirato diverse scene di questo libro, in particolare quelle che riportano la comparsa stagionale di striature dovute alla presenza di una soluzione di acqua liquida sul versante di un cratere e quelle delle dune definite barcane. L’analisi di alcune rilevazioni da parte dell’orbiter, a opera di un altro strumento denominato CRISM (Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars, https://crism.jhuapl.edu), hanno inoltre permesso di scoprire all’interno dei crateri marziani la presenza di depositi di vetro da impatto, anch’essi citati nel romanzo.
- Mars Science Laboratory, Curiosity Rover (mars.nasa.gov/msl) – Sito ufficiale del rover della NASA Curiosity che esplora la superficie di Marte dall’agosto 2012, all’interno del cratere Gale. Le immagini inviate da questo rover ed elaborate dal Jet Propulsion Laboratory mi hanno permesso di visualizzare nella mia mente le ambientazioni marziane. Particolarmente utili sono state quelle del campo di dune denominato Bagnold e la cosiddetta duna Namib. Una porzione di un recente panorama ottenuto da un mosaico di foto di Curiosity ha trovato posto nella copertina di questo libro.
- MAVEN (www.nasa.gov/mission_pages/maven) – Sito ufficiale dell’orbiter della NASA denominato MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile Evolution), che dal 2014 analizza l’atmosfera di Marte. A partire dalle sue rilevazioni si è scoperto che anche sul pianeta rosso, a causa delle presenza di un residuo di magnetismo permanente, in alcune regioni è possibile osservare il fenomeno dell’aurora, che però, a differenza di ciò che avviene sulla Terra, dovrebbe presentare una colorazione blu.
- DE-CIX (www.de-cix.net) – Sito ufficiale dell’azienda che gestisce alcuni dei punti di interscambio tra i provider di internet, incluso quello di Francoforte sul Meno, che ha il traffico dati più elevato al mondo. All’interno del romanzo si immagina che in futuro questa sede prenderà il nome di DE-IXP, divenendo il più importante nodo della rete globale.
“Sirius. In caduta libera” è un’opera di fantasia, ma ho cercato di inserire al suo interno, pur con qualche inevitabile licenza, elementi scientifici realistici, tecnologie plausibili e informazioni reali sui luoghi in cui si svolge la storia.
Di seguito riporto alcune fonti che mi sono state di ispirazione durante la scrittura o che ho utilizzato per le ricerche relative agli argomenti e le ambientazioni di questo romanzo. Ne suggerisco la consultazione per eventuali approfondimenti.
- “Orbita Olympus” di Allen Steele. Edizione italiana: Urania Mondadori, n. 1383, 2000. Edizione più recente in lingua originale: “Orbital Decay”, Open Road Media, disponibile in ebook, audiolibro e vari formati cartacei. – Romanzo di fantascienza hard che racconta le vicende di un gruppo di tecnici che vive e lavora in una stazione orbitante.
- “Uomini e stelle” di John Wyndham. Edizione italiana più recente: Mondadori, 1981, ISBN-10: A000023124. – Quattro storie di fantascienza hard tra il cielo e lo spazio, distanziate l’una dall’altra da cinquanta anni, che hanno come protagonisti gli uomini della famiglia Troon.
- “Artemis. La prima città sulla Luna” di Andy Weir. Edizione italiana: Newton Compton, 2017, ISBN 9788822710215. Disponibile anche in ebook. Edizione in lingua originale: “Artemis”, Crown e Del Rey, 2017, disponibile in ebook, audiolibro e vari formati cartacei. – In un prossimo futuro la prima città sulla Luna, chiamata Artemis, sarà teatro delle avventure di Jasmine Bashara, detta Jazz, tecnico ma anche criminale, che si ritrova coinvolta in qualcosa di più grande di lei.
- “Gunpowder Moon” di David Pedreira. Edizione: Harper Voyager, 2018, ISBN 9780062676085. – Intrighi politici e militari sulla Luna in un futuro pessimistico, raccontati in un romanzo di fantascienza hard con numerosi spunti scientifici e tecnologici.
- “L’anello dei ghiacci” di Michael Ridpath. Edizione italiana: Garzanti, 2012, ISBN 9788811682240. Edizione in lingua originale: “Where the Shadows Lie”, Corvus/Atlantic, 2010, ISBN 9781848873971. Disponibile anche in ebook e audiolibro. – Romanzo tra il crime thriller e il giallo ambientato in Islanda e incentrato sull’omicidio di un professore universitario che pare aver fatto un’importante scoperta relativa a una saga islandese perduta che avrebbe ispirato Tolkien nella stesura de “Il signore degli anelli”. L’autore, che è inglese, oltre a narrare una storia avvincente, si sofferma a raccontare le usanze e a descrivere i luoghi della terra del ghiaccio e del fuoco.
- International Space Station (www.nasa.gov/international-space-station/) - Sito ufficiale all’interno del portale della NASA dedicato alla Stazione Spaziale Internazionale, che dal 1998 orbita intorno alla Terra, a un’altitudine di circa 400 km, e che ospita le ricerche scientifiche portate avanti dagli astronauti della NASA, dell’ESA, della JAXA, della CSA e della RKA.
Una nota a parte merita il film “Gravity” (2013) di Alfonso Cuarón, la cui visione mi ha fatto venire voglia di scrivere un romanzo ambientato nell’orbita bassa terrestre e incentrato sul tema della lotta per la sopravvivenza di fronte all’ostilità dello spazio, e della natura in generale.
Nonostante “Nave stellare Aurora” sia un’opera di fantasia, ho inserito al suo interno, pur con numerose inevitabili licenze, elementi scientifici realistici, tecnologie plausibili e informazioni reali sui luoghi in cui si svolge la storia.
Di seguito riporto alcune fonti che ho utilizzato per le ricerche relative agli argomenti e alle ambientazioni di questo romanzo e altre che mi sono state di ispirazione durante la sua ideazione e scrittura o che semplicemente presentano alcune affinità con le tematiche affrontate. Ne suggerisco la lettura, visione o consultazione per eventuali approfondimenti.
- “Luna rossa” di Kim Stanley Robinson. Edizione italiana: Fanucci, 2019, ISBN 978-8834736937. Edizione in lingua originale: “Red Moon”, Orbit, 2019, disponibile in ebook, audiolibro e vari formati cartacei. – Romanzo di fantascienza hard che si svolge tra la Luna e la Cina in un prossimo futuro. Oltre a ispirarmi con l’ambientazione lunare, la sua lettura mi ha fatto venire in mente di utilizzare, come elemento di conflitto nella trama della seconda parte del romanzo, il vento solare generato da un’espulsione di materiale coronale del Sole. Mi ha permesso inoltre di immergermi in un contesto cinese per meglio sviluppare il personaggio di Chang Shi e la sua interazione con le due spie connazionali (Zhao Wei e Caitriona McGrath).
- Moon, film di Duncan Jones con Sam Rockwell, 2009. – L’ho visto diversi anni fa, ma il suo vivido ricordo ha per forza di cose influenzato le parti ambientate sulla Luna sia di “Ophir. Codice vivente” che di questo romanzo. In particolare, le mietitrici di elio-3 che Hassan osserva dal flyer durante il viaggio verso il Complesso Lunare Aurora sono una citazione da questo film.
- NASA Artemis (www.nasa.gov/feature/artemis) – Sito ufficiale del programma della NASA per il ritorno sulla Luna. La Base Lunare Armstrong è ispirata al progetto reale della NASA di costruire una base permanente sul picco della luce eterna del cratere Shackleton, in cui si trova il polo sud lunare.
- “House of Suns” di Alastair Reynolds, 2008. Edizione più recente: Orbit, 2020, ISBN 978-0316462624. – Space opera che, pur non avendo alcuna attinenza con la storia di questo romanzo, ha in qualche modo ispirato la scoperta fatta dai protagonisti relativa al passato del pianeta Alfa Centauri A b e alla specie che vi viveva miliardi di anni prima.
- Missions, serie TV francese iniziata nel 2017. – Serie di fantascienza sulla prima missione umana su Marte. Al di là dell’ambientazione, presenta alcuni temi in comune con il ciclo dell’Aurora e in particolare con questo ultimo romanzo.
- “L’orlo della fondazione” di Isaac Asimov, 1982. Edizione italiana più recente: all’interno del volume “Fondazione III”, Mondadori, 2020, ISBN 978-8804730507. Edizione inglese più recente: “Foundation’s Edge”, Del Rey, 2020, ISBN 978-0593159989. – Ho letto questo libro dopo aver completato la scrittura del romanzo e, con mio grande stupore, ho scoperto delle similitudini che riguardano le particolari capacità degli abitanti del pianeta Gaia. Tra l’altro la scelta di Asimov di chiamare così il pianeta è basata più o meno sulle stesse motivazioni dell’uso di questo nome nel titolo de “L’isola di Gaia”.
- Upgrade, film di Leigh Whannell, 2018. – Il protagonista, rimasto paralizzato in seguito a una rapina, riacquista il controllo del proprio corpo grazie all’impianto di un minuscolo dispositivo su cui è installata un’intelligenza artificiale. Per via dei numerosi temi in comune con il ciclo dell’Aurora, anche questo è un esempio di quella che si potrebbe definire una convergenza creativa.
- Westworld - Dove tutto è concesso, serie TV iniziata nel 2016. – Basata sull’omonimo film di Michael Crichton, narra le vicende dei visitatori di un parco di divertimento del futuro a tema western e dei suoi abitanti: dei robot con sembianze umane. Il tema centrale è quello dell’intelligenza artificiale che prende coscienza di sé e si ribella ai propri creatori in un contesto che, nonostante l’ambientazione futuristica, ha fin troppe analogie con la nostra realtà presente. La visione di questa serie ha avuto una forte influenza sull’evoluzione del personaggio di CUSy negli ultimi due romanzi del ciclo.
È probabile che se a nostra volta sbarcassimo
su Marte quale l’abbiamo costruito non vi
troveremmo altro che la Terra stessa, e tra
questi due prodotti di una medesima Storia
non sapremmo risolvere qual è il nostro.
- Roland Barthes, Miti d’oggi, 1970
Nella schiera degli otto pianeti principali Marte
occupa, per volume, il penultimo luogo; il solo
Mercurio è più piccolo di lui. Ma in certe
posizioni, in cui egli ritorna ad intervalli di
sedici anni, Marte può avvicinarsi alla Terra
più dell’usato, brillando più di ogni altro pianeta,
Venere sola eccettuata; ed in tali contingenze
tanto arde di luce rossa, da meritare il nome,
che i Greci gli diedero, di Pyrois (infocato).
- Giovanni Schiaparelli, Il pianeta Marte, 1893
A volte il destino percorre strane strade, quasi dei legami che paiono impossibili da definirsi semplici “coincidenze”.
Appena iniziata quella fantastica avventura che si chiama FantascientifiCast ho cominciato ad aumentare la mia (già cospicua) “dose” di fantascienza giornaliera. Così una sera per sopperire alla continua “crisi d’astinenza” causata da questa dipendenza mi trovo a navigare sul sito del mio pusher preferito, ovvero quel luogo di perdizione per la carta di credito sotto forma di sito di acquisti online il cui nome inizia per A e finisce per N.
E qui il destino ci mette il suo zampino, sotto forma dell’algoritmo che visualizza i “consigli per gli acquisti” del portale di cui sopra, proponendomi il primo capitolo della saga di Deserto rosso. Sarà l’istinto ma l’impulso di “cavoli-lo-acquisto-subito!” ha preso il sopravvento e, complice l’istantanea tecnologia dell’e-booking, sono stato subito catapultato, mio malgrado, su Marte.
Dopo pochi giorni riceviamo, sulla casella di posta elettronica della redazione del podcast, un messaggio di una “tal” Carla Monticelli, che dopo una breve presentazione, ci allega una copia elettronica della sua opera. Il sottoscritto, che era appena “ritornato” dalla Stazione Alfa, ancora pieno di sabbia rossa fino alla punta dei capelli, pensa (e risponde): grazie ma il Deserto rosso mi ha già catturato! Quello che seguì non si può dire che è storia: è soprattutto l’inizio di una grande amicizia.
Ma torniamo a Marte. Nelle opere di fantascienza e nell’immaginario collettivo è, da sempre, uno dei pianeti più popolari, sia come ambientazione sia come luogo di provenienza di extraterrestri. Forse hanno contribuito a portarlo all’attenzione degli scrittori e sceneggiatori la sua vicinanza alla Terra, la somiglianza tra molte sue caratteristiche astronomiche e soprattutto la rete di canali scoperta dall’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli alla fine del XIX secolo e pubblicizzata come opera di esseri intelligenti.
Spesso queste opere hanno affrontato Marte sotto diversi aspetti. Quello di “Marte invasore”, come in La guerra dei mondi (The War of the Worlds, 1898, H.G. Wells), Marziani, andate a casa! (Martians, Go Home, 1955, Fredric Brown) e Mars Attack! (1996, Tim Burton). Quello di “Marte claustrofobico”, come in SOS naufragio nello spazio (Robinson Crusoe on Mars, 1964, Byron Haskin) e Fantasmi da Marte (Ghost of Mars, 2001, John Carpenter). Quello di “Marte estensione della Terra” (o viceversa…), come Cronache marziane (The Martian Chronicles, 1950, Ray Bradbury), Le sabbie di Marte (The Sands of Mars, 1951, Arthur C. Clarke) e Mission to Mars (2000, Brian de Palma). Quello di “Marte alternativo ed ecologico”, come Straniero in terra straniera (Stranger in a Strange Land, 1961, Robert A. Heinlein) e Pianeta rosso (Red Planet, 2000, Anthony Hoffman). Quello di “Marte sede dell’insurrezione”, come Atto di forza (Total Recall, 1990, Paul Verhoeven) e Babylon 5 (1993-1998, J. Michael Straczynski). Tutti questi aspetti sembrano però convergere verso un unico sillogismo: Marte = Alieno.
E poi arriva Carla a rimescolare ulteriormente le carte, con la sua originalissima interpretazione di Marte, ovvero quella dell’alieno che si cela dentro ognuno di noi, pronto a uscire e a prendere prepotentemente il sopravvento costringendoci a rivelare il nostro vero io interiore, come affermava il filosofo tedesco Johann Gottlieb Fichte nella sua Dottrina della scienza (1798): «Io non sono se non attività. (...) Io debbo nel mio pensiero partire dall'io puro, e pensarlo come di per sé assolutamente attivo: non come determinato dalla realtà, ma come determinante la realtà.»
Quindi fate come ho fatto io: mettete in sottofondo una qualsiasi track del “Duca Bianco” e dei Tangerine Dream, Marte vi sembrerà meno rosso di quel che sembra e, alla fine della lettura, vi accorgerete di quattro verità assolute: 1) che, come diceva G’Kar, ambasciatore del Regime Narn su Babylon 5, «Nessuno qui è veramente come appare…»; 2) che la sabbia rossa è difficilissima da scrollarsi via di dosso; 3) che, per qualche misterioso paradosso spazio-temporale, David Bowie deve aver scritto Loving the Alien dopo aver letto (e riletto) Deserto rosso; ma soprattutto 4) che Anna “non è cattiva, è che la scrivono così”.
Lunga vita e prosperità.
Omar Serafini
@OmarSerafini – FantascientifiCast.it
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Immagini da Deserto rosso / Red Desert
Immagini da L’isola di Gaia
Immagini da Ophir
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Immagini da Nave stellare Aurora
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