Eccovi un nuovo guest post. Questa volta a essere ospitata sul mio blog è l'autrice di fantascienza Theresa Snyder, che in questo articolo analizza ciò che permette di creare un buon personaggio e come fare ad averne uno anche nelle storie di fantascienza.
Lo scorso fine settimana ho visto ancora una volta un altro di quei film sensazionali di fantascienza con personaggi non molto brillanti. La fantascienza sembra essere la casa dei personaggi poco sviluppati con ambientazioni esagerate sia nei libri che nei film. La tecnologia non può prendere il posto dell'abile sviluppo del personaggio.
I personaggi sono l'anima di ogni storia. Hanno bisogno di essere vivi, facilmente riconoscibili.
Vediamo qualche buon esempio:
Ne Il gioco di Ender di Orson Scott Card il lettore sente l'isolamento di Ender. Sperimenta la sua solitudine come ogni persona successiva che egli impara ad amare viene strappata dalla sua vita.
In Born of Night di Sherrilyn Kenyon il lettore è costretto a rivivere il difficile passato di Nykyrian insieme a lui affinché lui possa compiere la sua missione. Il lettore vuole che lui ci riesca. Il lettore desidera la sua redenzione.
Han Solo nella saga di Star Wars si distingue come personaggio cinematografico ben sviluppato. Sembra fatto di carne e ossa - il furfante che si riscatta a dispetto del suo passato.
Prendete un romanzo, un qualsiasi romanzo, o un film. Se l'avete amato, quell'amore è basato sulla capacità dell'autore di avvolgervi nella vita dei suoi personaggi. Dei personaggi che sembrano vivi sono l'anima di una grande storia. Ma cosa permette a un personaggio di prendere vita? Cosa fa sentire il pubblico coinvolto e lo costringe a continuare a leggere o guardare un altro sequel?
Se cercate su internet, si trovano liste di regole per lo sviluppo del personaggio. Queste sono quelle che mi fanno continuare a leggere o sborsare cifre esorbitanti per i blockbuster. Come scrittrice queste sono quelle cui cerco di attenermi con i miei personaggi:
- Descrizione fisica. Non deve essere condensata in un paio di frasi in cui il personaggio viene introdotto. Può essere distribuita in vari pezzi per collegare insieme e riempire gli spazi vuoti con la vostra immaginazione. Il trono di spade dell' autore George R.R. Martin è caratterizzato da bellissime descrizioni fisiche.
- Maniere. Un personaggio prende vita se fa scorrere le mani tra i capelli per la frustrazione o si morde il labbro inferiore quando pensa, o ancora mastica una matita, o sgranocchia cioccolatini. Ciò rende il personaggio vivo. Quanto era raccapricciante il Joker di Heath Ledger in Il Cavaliere Oscuro con l'incessante movimento della sua lingua?
- Interazione. Vedere il personaggio attraverso gli occhi di qualcuno, o qualcosa. Che cosa ci dice l'amore per un cane del personaggio di Will Smith in Io Sono Leggenda? Sebbene Chris Hemsworth avesse una piccola parte nel ruolo di George Kirk in Star Trek,abbiamo sentito il suo sacrificio e la sua nostalgia per la moglie incinta.
Dei dialoghi ben scritti ed efficaci sono un must. Non sarà possibile mettere giù il libro o perdere interesse in un film in cui i personaggi hanno delle battute cariche di energia. Pensate agli Avengers o a qualsiasi script di Joss Whedon. Il lavoro di un ensemble, sia sul palco, in un film o in un libro è una meraviglia per gli occhi, se ben scritto. Le persone che circondano i personaggi principali non possono essere solo oggetti di scena, hanno bisogno di funzionare al di fuori degli altri personaggi e mostrare al lettore uno scopo della loro presenza.
- Voce interiore. Sentire i pensieri del personaggio illumina il pubblico. Come vedono la situazione in cui si trovano. Come sentono di poterla risolvere. A volte queste sono le più forti indicazioni dell'anima di un personaggio. Rector nel romanzo steampunk di Cherie Priest The Inexplicables fornisce al lettore la comprensione nei suoi sentimenti conflittuali di tossicodipendente costretto a confrontarsi con le sue azioni a causa dell'influenza dei suoi nuovi compagni in una Seattle apocalittica.
- Conflitto. Questo è centrale sia per la trama che per il personaggio. Quando il personaggio ha bisogno di superare qualche ostacolo personale al fine di gettare alle spalle sia i propri demoni che portare a compimento la trama, ci troviamo di fronte a un esempio di grande scrittura. Mi viene in mente il personaggio di Katniss Everdeen nella trilogia di Hunger Games di Suzanne Collins. Lei è costretta nel suo ruolo, ma poi deve ottenere il meglio dalla sua influenza in continua evoluzione sul suo mondo torturato.
- Reazione. Spesso le trame ci danno un'idea di dove ci stanno portando e noi ci andiamo volentieri. Ci sono così tante storie là fuori. Potremmo non esserne delusi se il personaggio reagisse in maniera adeguata. Se la storia ci ha dato due personaggi che sono coinvolti emotivamente e uno sta male - muore - viene portato lontano, vogliamo che il personaggio rimasto indietro senta la perdita. Lasciate che il personaggio pianga. Lasciatelo essere arrabbiato e fategli fare qualcosa di avventato. Non descrivetelo come un'insensibile figura stilizzata. E sempre a proposito di questo punto, non lasciate che un personaggio trascuri una soluzione che è davvero molto evidente per il pubblico dell'autore. I personaggi non dovrebbero essere stupidi.
Dopo tutto ciò che detto, devo confessare che è stato Oblivion a spingermi a parlare di come migliorare i personaggi. Il film è stato sensazionale dal punto di vista visivo. I personaggi, invece, erano piatti, ritagli di carta. Dov'è la Reazione (punto 6 sopra) di perdita quando Jack vede la suo compagna uccisa nella splendida casa nel cielo? Dove è la meraviglia di trovare sua moglie ancora in vita? È troppo chiedere un po' di rabbia al pensiero che è stato ingannato, manipolato, clonato?
Aspetto con ansia l'uscita dei blockbuster estivi di fantascienza. Seppellisco me stessa nei romanzi che sono meglio scritti e spero in un miglioramento da parte degli studios. Ma non rinuncio mai a cercare i personaggi che possano coinvolgermi - personaggi con un cuore.
THERESA SNYDER è un’autrice americana di romanzi di fantascienza e fantasy e talvolta di saggi. Recentemente ha pubblicato il Vol. 1 della sua serie “Star Traveler” su Kindle, The Helavite War. Gli altri cinque volumi della serie saranno pubblicati nei prossimi sei mesi. Ha scritto inoltre un saggio basato sugli anni passati a prendersi cura dei suoi genitori. Anche questo è disponibile nel Kindle Store di Amazon.
Attualmente passa il suo tempo libero contemplando altri mondi e personaggi unici.
Visitate il suo blog: http://theresasnyder.blogspot.com/
Potete trovare Theresa anche su Twitter: http://www.twitter.com/TheresaSnyder19