Risale a novembre il mio più recente intervento su
FantaScientificast con la mia rubrica “
Life On Mars?”. E come al solito eccomi a riproporre l’argomento trattato in un post di approfondimento sul mio blog.
Come potete evincere dal titolo o
ascoltando il podcast, l’argomento è la
Trilogia del Vuoto dell’autore britannico
Peter F. Hamilton. Siccome è un tema che mi è molto caro, poiché Hamilton è uno dei miei autori preferiti, e c’è decisamente tanto da dire, ho deciso di dedicargli
una serie di ben tre post.
Informazioni generali sui libri della serie
La
Trilogia del Vuoto è una serie dell’autore britannico di fantascienza
Peter F. Hamilton ed è inserita nello stesso universo del ciclo del
Commonwealth (Federazione, nella traduzione italiana della trilogia), che comprende altri due libri: “
Pandora’s Star” e “
Judas Unchained”, che però non sono disponibili in lingua italiana. Il primo libro della trilogia è inserito cronologicamente
1200 anni dopo l’ultimo di questi due. La trama fa spesso riferimento a questa saga, ma non leggerla non compromette la comprensione della trilogia.
In lingua originale la serie comprende, ovviamente, tre libri, i cui titoli sono:
In
italiano stranamente i libri diventano
quattro:
“Il sogno del vuoto” (2010, Urania Millemondi primavera)
“Il tempo del vuoto” (2011, Urania Millemondi primavera)
La mia lettura dei libri risale al 2010, quando uscì il primo in italiano e l’ultimo in inglese. Un po’ perché la traduzione dell’edizione di Urania non mi aveva particolarmente soddisfatto (soprattutto a causa dell’astronomico numero di refusi) e un po’ perché non avevo voglia di aspettare, dopo aver letto “Il sogno del vuoto”, ho completato la lettura della trilogia con le edizioni in lingua originale.
Inoltre la trama, che è molto complessa e ricca di personaggi, è senza soluzione di continuità, quindi attendere tra un libro e l’altro comporta il rischio di dimenticarsi tutto o quasi. Ci sono addirittura personaggi importanti che compaiono per la prima volta verso la fine del primo libro, che si conclude con un discreto cliffhanger.
Al di là di questo, ho trovato discutibile l’aver diviso l’ultimo libro in due volumi nell’edizione italiana, portando il costo totale di questo romanzo a 15 euro, decisamente alto per un prodotto da edicola.
Per chi volesse leggere l’intera trilogia
in italiano purtroppo
non esiste alcuna possibilità di reperire i primi due libri in maniera diretta, se non tramite qualche mercatino dell’usato. Le due parti de “
L’evoluzione del vuoto” sono invece disponibili in
formato ebook su Amazon e altri retailer.
Trama
La storia è ambientata nel trentaseiesimo secolo.
Il Vuoto è una sorta di universo auto-contenuto che si trova al centro della galassia ed è studiato da milioni di anni da degli alieni chiamati Raiel. Essi credono che sia una minaccia per la vita nella galassia a causa della sue sporadiche fasi di espansione, che divorano interi sistemi solari vicini al nucleo della galassia. Uno di tali eventi accadde diverse centinaia di migliaia di anni prima, cosa che spinse i Raiel a creare una classe di astronavi interstellari chiamata High Angel con lo scopo di portare in salvo eventuali civiltà senzienti in caso di una nuova espansione. La casta di guerrieri Raiel serve a proteggere il Vuoto da qualsiasi intrusione da parte di altri essere viventi della galassia, poiché essi temono che questa possa scatenare un’ulteriore espansione.
Il Vuoto non è però un sistema naturale. Al suo interno c’è uno strano universo con leggi della fisica diverse da quelle che conosciamo.
Nel 3589 un essere umano, chiamato Inigo, ha iniziato a sognare un’esistenza meravigliosa all’interno del Vuoto. I suoi sogni sono stati trasmessi al resto dell’umanità tramite il Campo Gaiano, una sorta di social network delle emozioni, reso possibile negli esseri umani potenziati che contengono un innesto nel loro cervello. Questo permette anche di immagazzinare i pensieri e offre tutta una serie di vantaggi, tra cui collegarsi in tempo reale alla rete (Unisfera), comunicare, caricare programmi, nozioni e così via.
Molti esseri umani sono potenziati e
vivono per centinaia di anni. I loro pensieri, la loro essenza, coscienza, può essere immagazzinata in server, in caso muoiano e venga creato
un clone in cui ricaricarla. In pratica non si muore mai, tant’è che dopo una vita lunghissima gli esseri umani
decidono di abbandonare la vita fisica per scaricare la loro coscienza nel cosiddetto
ANA (
Advanced Neural Activity), una sorta di enorme raccoglitore di questi esseri virtuali, in cui essi continuano a vivere come pensiero, e che è diventato il governo del
Commonwealth (Federazione), in altre parole degli esseri umani.
I sogni di Inigo raccolgono intorno a sé a folto un gruppo di credenti, che nel tempo costituiscono una religione Living Dream (Sogno Vivo, nella traduzione italiana) e che venerano il protagonista di questi sogni (Edeard). Questi credenti vivono in un pianeta, dove hanno ricreato il modello di vita, e addirittura la città (Makkathran 2), che hanno visto nei sogni di Inigo. Essi sono, infatti, ambientati in un pianeta nel Vuoto chiamato Querencia.
Questi credenti sono così fanatici che vogliono organizzare un pellegrinaggio nel Vuoto per vivere la vita che è stata a loro mostrata. Ma i Raiel e altre specie (compresi gli altri esseri umani) temono che la loro migrazione, che sono certi porterà alla loro morte, possa causare un’ulteriore espansione del Vuoto. Perciò sono pronti a fermare questo pellegrinaggio a ogni costo.
Questo è solo l’
antefatto da cui parte la storia che si sviluppa all’interno della trilogia. Nel leggere la trama si notano subito
alcuni elementi religiosi e spirituali, che ricorrono spesso nella
space opera, ma mi riservo di analizzarli uno per uno nel
prossimo post di questa serie, e di mostrare come l’autore giochi con questi temi facilmente riconoscibili, per poi ricondurre il tutto a
una sua visione molto razionale della realtà.