Ai confini del
Borough di Islington si trova
il quartiere di Holloway, che è uno dei più densamente abitati di Londra e che ospita una popolazione multiculturale. È attraversato dalla
Holloway Road, che fa parte della
A1,
la più lunga strada numerata della Gran Bretagna (di fatto fuori della città diventa un’autostrada).
Il quartiere, che è perlopiù residenziale, non presenta particolari attrazioni turistiche, a eccezione del nuovo stadio della
squadra di calcio dell’Arsenal, l’
Emirates Stadium (nella foto accanto, in cui trovate anche me, e nel dettaglio delle foto sotto, entrambe scattate nel marzo 2011), che con i suoi 60.000 posti è
il terzo più grande di Londra, dopo quello di
Wembley (ci sono poi l’anno dopo in occasione delle Olimpiadi) e quello di
Twickenham (in cui però si gioca il rugby).
L’
Emirate Stadium si trova esattamente a Ashburton Grove, nome con cui veniva chiamato prima di prendere quello dello sponsor (Emirate Airlines), nella stessa zona in cui si svolge una scena de “
Il mentore” all’interno del
blog di Mina.
Durante la scena
la nostra serial killer preferita ha seguito Christopher Garnish sino all’abitazione in cui si nasconde, dove rischia di essere vista dall’agente Mills (che in “
Sindrome” scopriamo essere stato promosso al grado di sergente), anche lui sulle tracce del sospettato degli omicidi. I personaggi arrivano in zona, però, dalla
stazione della metropolitana di Arsenal, che si trova nel quartiere adiacente di Highbury.
La casa in cui si trova Garnish esiste veramente. Leggendo la sua descrizione del libro, dopo aver seguito la strada percorsa dalla stazione, e dando un’occhiata a Ashburton Grove con la street view su
Google Maps, forse potreste riuscire a individuarla.
Holloway ritorna anche in “
Sindrome”, questa volta per mostrare una scena in cui il
detective George Jankowski incontra un informatore della polizia. Il detective a capo della squadra della sezione scientifica che interviene sui crimini che hanno luogo a
Islington (un collega di Eric col suo stesso grado,
detective ispettore capo) si trova nei pressi della
stazione della metropolitana di Holloway Road e segue in macchina l’informatore in una traversa.
Nella scena vengono nominati altri due luoghi interessanti. Il primo è il
Campus Nord della London Metropolitan University (nella terza foto, di
Alan Stanton, è visibile l’Orion Building che ne fa parte). L’ateneo è chiamato anche semplicemente London Met e comprende anche un secondo campus nella City.
Il secondo sono gli
Studios di Islington (da non confondere con gli Islington Studios, che erano degli vecchi studi cinematografici situati in un altro quartiere). Il nome preciso in inglese è
The Studios Islington e si tratta di un complesso che include uffici, locali commerciali, ristoranti e spazi creativi.
In “
Sindrome” si racconta anche qualcosa in più sulla storia del quartiere di Holloway. A questo proposito, cito solo il fatto che è stato teatro di
un famoso caso reale di cronaca nera all’inizio del secolo scorso:
il cruento omicidio di Cora Crippen a opera del marito, anche se adesso si mette in dubbio che fosse stato lui l’assassino (poi condannato a morte e giustiziato). Purtroppo non si saprà mai la verità.
L’ho riportato nel romanzo anche perché ho avuto il piacere di leggere un libro che ne parla in parallelo con la biografia di Guglielmo Marconi. Mi riferisco a “
Guglielmo Marconi e l’omicidio di Cora Crippen” di
Erik Larson, un saggio romanzato che racconta come
grazie al radiotelegrafo inventato da Marconi la polizia sia riuscita a catturare Hawley Harvey Crippen, che stava fuggendo in America con l’amante. Il comandante del transatlantico in cui viaggiava avvertì Scotland Yard e Crippen si ritrovò la polizia ad attenderlo al suo arrivo in Canada, a un passo dal riuscire a sparire per sempre.
Holloway è stato anche il quartiere di
residenza di Douglas Adams, l’autore di “
Guida galattica per gli autostoppisti”, e tuttora ospita numerosi artisti, giornalisti, autori e altre persone che lavorano in campo televisivo e cinematografico, tra cui
l’attrice Kaya Scodelario, già interprete della serie di
Maze Runner e che troveremo nel quinto film dei
Pirati dei Carabi (con Johnny Depp).
La prigione di HMP Holloway, che ora è diventata un carcere femminile, è anche tristemente famosa perché al suo interno è stato detenuto Oscar Wilde.
Nella finzione di “
Sindrome”
Holloway ospita anche la famiglia Murphy, proprietaria di una catena di pub e di una rete di traffici di droga.
Non me ne vogliano gli irlandesi se ho scelto dei cognomi e dei nomi che richiamano alla mente l’Irlanda, anche se ciò non viene mai specificato nel libro. Come ho detto, si tratta assolutamente di finzione. In realtà non so se a Holloway ci siano molti irlandesi (o discendenti), ma mi sono assicurata che
non esistesse nessun pub col nome di Murphy’s Den.
È inoltre un caso che in entrambi i libri il cattivo di turno abbia a che fare proprio con Holloway. Giuro che ci ho fatto caso solo dopo aver finito di scrivere la prima stesura del secondo!