Nel centro della capitale britannica, nel cuore della
City of Westminster, contornato su tre lati dai
Buckingham Palace Gardens, dal
Green Park e dal
St James’s Park, troviamo
la residenza ufficiale del sovrano del Regno Unito: Buckingham Palace, detto anche semplicemente
The Palace.
Nonostante sia una costruzione relativamente giovane, il suo nome di fatto viene usato per indicare la stessa monarchia britannica.
Il palazzo svolge questo ruolo
dal 1837 ed è anche ufficio amministrativo del monarca, la
Regina Elisabetta II. Si estende su
una superficie di 77.000 mq e include qualcosa come
775 stanze.
Proprio di fronte a esso sorge il Victoria Memorial, un enorme scultura che raffigura su un lato la Regina Vittoria e sugli altri tre degli angeli, il tutto sormontato da una statua della vittoria alata attorniata da due figure sedute. Al di là di questo monumento parte la lunga via denominata The Mall che collega il palazzo all’Admiralty Arch, oltre il quale c’è Trafalgar Square.
Buckingham Palace è senza dubbio un’importante meta turistica per chi visita Londra. Durante l’estate i Saloni di Stato, che sono 19, sono aperti al pubblico.
È possibile ottenere maggiori informazioni sulla visita delle
State Rooms, delle
Royal Mews (le scuderie reali) e della
Queen’s Gallery nel sito della
Royal Collection, dove è anche possibile prenotare i biglietti e scoprire le attuali mostre.
Ma una cerimonia che attrae particolarmente i turisti durante tutto l’anno è
il cambio della guardia, una vera e propria parata che si svolge tra la piazza antistante il palazzo e il suo cortile interno.
Il palazzo, The Mall, Green Park e il cambio della guardia appaiono anche ne “
Il mentore”, in uno dei post sul
blog di Mina, dove la nostra serial killer percorre la lunga via e si ritrova in mezzo alla folla dei turisti, mentre sta pedinando Christopher Garnish. La sequenza poi continua e arriva fino al suo epilogo a
Holloway.
Buckingham Palace è anche molto vicino a
New Scotland Yard, la sede della Polizia Metropolitana, e alla
stazione della metropolitana di St James’s Park, che, sempre ne “
Il mentore”, è teatro di
un inseguimento dello stesso Garnish da parte di Eric Shaw e della detective Miriam Leroux.
L’intera area che circonda il palazzo include altri
luoghi di interesse turistico, come il numero
10 di Downing Street (residenza del primo ministro), la sede del parlamento col suo famoso
Big Ben, l’
Abbazia di Westminster e la
Cattedrale di Westminster (cattolica; che compare in un altro mio libro: “
L’isola di Gaia”).
Contrariamente a quanto molti credono, Buckingham Palace non appartiene alla Regina, ma è un bene statale, su di esso però la presenza di Elisabetta II viene segnalata dallo sventolare dello stendardo reale (come nella foto che mi ritrae davanti al palazzo nel 2011 e in quella della vittoria alata; non si distingue bene perché è piccola, ma vi assicuro che la bandiera che si vede sventolare è proprio lo stendardo).
In sua assenza, dal 1997, questo è sostituito dalla bandiera del Regno Unito, la
Union Flag, che viene tenuta a mezz’asta in caso di lutto reale o nazionale.
Oltre che durante ogni cambio della guardia, che soprattutto la domenica richiama a sé moltissime persone, di recente la piazza di fronte al palazzo è stata invasa da una folla molto più consistente durante il giubileo d’oro della Regina nel 2002 (50 anni di regno) e durante quello di diamante nel 2012 (60 anni di regno).
In entrambi gli eventi sono stati organizzati dei concerti e degli artisti hanno suonato dal tetto del palazzo, ma, in particolare nel 2002,
Brian May, chitarrista dei Queen (la band, non Elisabetta!),
ha suonato dal tetto l’inno nazionale del Regno Unito “God Save The Queen”, brano con cui di solito la band britannica conclude ogni suo concerto, accompagnato da Roger Taylor e altri musicisti sul palco nella piazza.