Il ponte sul Tamigi che più di tutti
è considerato un simbolo di Londra è senza dubbio il
Tower Bridge, cioè il
Ponte della Torre, chiamato così poiché
collega il borgo di Southwark alla Torre di Londra, situata sul margine ovest del borgo di Tower Hamlets, al confine con la City.
Il Tower Bridge è costituito da due torri, collegate da una strada, che ne costituisce la campata centrale, e, in quota, da delle passerelle pedonali. La prima è costituita a sua volta da due porzioni mobili, che possono essere sollevate per permettere il passaggio di imbarcazioni più alte. Ai due lati sono presenti altrettante campate, che sono dei veri e propri ponti sospesi.
La sua costruzione è stata completata nel 1894 e inizialmente il meccanismo di apertura era alimentato da dei motori a vapore che sono rimasti in funzione fino a 1976. Al giorno d’oggi questi sono sostituiti dalle ultime tecnologie moderne che ne permettono la completa apertura in appena novanta secondi.
È anche vero, però, che il ponte viene aperto abbastanza di rado (circa mille volte in un anno, quindi meno di tre al giorno), tanto che si dice che vederne l’apertura porti fortuna. I motori vittoriani sono comunque ancora presenti all’interno della struttura e possono essere visitati.
I pedoni possono accedere anche alle passerelle in quota (rinnovate nel 2009), che presentano un pavimento in vetro, e da lì godere di un’affascinante vista sulla città e sul fiume. Per farlo devono salire quasi trecento gradini, ma possono anche prendere l’ascensore. Le passerelle sono spesso teatro di mostre particolari e altri eventi.
L’accesso alle passerelle e alle sale macchine vittoriane è incluso nella Tower Bridge Exibition ed è possibile dietro pagamento di un biglietto, che
può essere acquistato anche online (nel sito sono offerte maggiori informazioni anche in italiano). Queste sono aperte tutti i giorni dell’anno, a eccezione del 24, 25 e 26 dicembre.
Il Tower Bridge è stato sottoposto a un rinnovamento per quattro anni a partire dal 2008 e per renderlo pronto alle
Olimpiadi e alle
Paralimpiadi,
che si sono tenute a Londra nel 2012. In concomitanza con questi eventi, dalle passerelle sono stati sospesi rispettivamente i simboli delle due manifestazioni (come potete vedere dalle foto scattate da me nell’agosto 2012 con i cinque cerchi olimpici).
Per qualche strano motivo il Tower Bridge viene spesso chiamato Ponte di Londra, in realtà questo è un errore, poiché il London Bridge è un altro ponte ben distinto che si trova alla sua sinistra.
Si può arrivare al Tower Bridge dalla stazione della metropolitana di Tower Hill, da cui si giunge agevolmente anche alla Torre di Londra, dove si possono visitare, tra le varie cose, i gioielli della Corona inglese.
Il monumento è in realtà un vero e proprio castello che in passato fungeva anche da
prigione (fino al 1952) e dove venivano giustiziati i prigionieri, ma nella sua storia ha avuto molte altre funzioni, tra cui quella di residenza reale. Per maggiori informazioni sulla Torre di Londra, vi consiglio di visitare
il suo sito ufficiale, dove è anche possibile acquistare online i biglietti di ingresso con un piccolo sconto sul prezzo.
Se invece si vuole arrivare al Tower Bridge da Southwark, bisogna scendere alla stazione del
London Bridge, che è molto vicina allo
Shard (nella terza foto sullo sfondo, mentre il primo piano c’è una parte delle Torre di Londra; anche questa foto è stata scattata da me nell’agosto 2012).
Il Tower Bridge fa la sua comparsa anche nella
trilogia del detective Eric Shaw e in particolare in “
Sindrome”. Ciò avviene nella medesima scena in cui appare appunto
The Shard, durante la quale
la detective Miriam Leroux e il sergente Mills sono protagonisti di uno spettacolare (nella mente di chi lo immagina, spero!)
inseguimento in auto, che termina proprio con un incidente sopra il ponte. Per sapere chi i due poliziotti stessero inseguendo e se il fuggitivo sia poi stato acciuffato, dovrete però leggere il libro.
Nuovi articoli che descriveranno altre zone di Londra verranno poi pubblicati con l’uscita del libro finale della trilogia, “Oltre il limite”, prevista per il 21 maggio 2017.