Geniale protagonista antieroe, caso non memorabile
Con questo romanzo scopro un antieroe che non può non diventare subito un idolo. Cormoran Strike, figlio di una rockstar e di una supergroupie, ed ex-militare veterano dell’Afghanistan, dove ha perso un piede e una gamba in un’esplosione, è un investigatore privato squattrinato appena abbandonato dalla fidanzata. Tutto sembra andare a rotoli nella sua vita, quando compaiono una nuova segretaria interinale e un danaroso cliente, che lo vuole assoldare per dimostrare che sua sorella, famosa top model, non si è suicidata.
La storia si svolge tra le strade di una familiare Londra odierna, nel mondo patinato della moda cui Strike non appartiene, ma al quale deve comunque adattarsi per portare avanti la propria indagine. E ci riesce pure bene, strappando più di una risata al lettore!
Si tratta di un romanzo molto lungo, che, nonostante offra qualche scorcio sulla vita del protagonista e che questo subisca una certa crescita nell’arco della storia, è a tutti gli effetti un giallo.
Buona parte del testo è costituito da interrogatori e da altri dettagli delle indagini, che fanno un po’ perdere la cognizione del passaggio del tempo. C’è tanto di quel materiale da impedire al lettore di unire i punti per capire chi è l’assassino, a meno che non punti direttamente al meno probabile senza saperne il perché.
Ma alla fine chi se ne frega dell’assassino di Lula Landry?
Devo dire che nel complesso mi è piaciuto.
Sono due le cose che mi hanno impedito di dare la quinta stellina.
La prima è la tendenza dell’autrice (che sappiamo essere niente meno che J.K. Rowling) a cambiare punto di vista nel bel mezzo di una scena. Ciò mi faceva perdere la connessione con la storia e mi costringeva a interrompere la lettura e tornare in dietro per cogliere la transizione.
La seconda è che, nonostante ci fossero i presupposti per una maggiore presenza della sottotrama relativa al protagonista (che è la cosa migliore del libro), questa è invece solo marginale. È un peccato, perché Strike in sé è molto più interessante del caso, la cui risoluzione non mi ha impressionato e che ho in gran parte già completamente dimenticato.
Se non fosse stato per il bellissimo (non di certo in senso estetico!) protagonista, non sarei riuscita a dare al libro una recensione positiva.