Una storia coinvolgente e imprevedibile
Ho letto ogni pagina di questo libro con grande curiosità, perché non era il solito thriller dall’atmosfera cupa e drammatica in cui qualcuno prima o poi muore.
A parte il prologo, “The Swimming Pool” ti trasporta nella vita di un’insegnante, una donna normale, Natalie, con un marito e una figlia adolescente, che vive un’esperienza fuori dell’ordinario: fa amicizia con Lara Channing, una celebrità locale. Si trova catapultata in un ambiente patinato che la attrae sempre di più, portandola a trascurare le vecchie amiche e la famiglia.
Cosa c’è dietro tutto questo interesse da parte di Lara nei suoi confronti?
Il bello di questo libro è che non hai la minima idea di dove voglia andare a parare. Qual è veramente il conflitto che lo definisce? Riguarda Natalie, suo marito, sua figlia o Lara? O qualcun altro?
Be’, ogni giorno aspettavo con ansia il momento di immergermi nella lettura per scoprire cosa sarebbe successo.
I personaggi sono ben costruiti e lo svolgimento della trama non è mai noioso, nonostante ci sia pochissima azione. A posteriori, mi rendo conto che questo romanzo è caratterizzato da una struttura molto ben definita, che permette al lettore di non perdersi nei tre piani temporali in cui si svolge.
Durante la lettura intuivo gli sforzi dell’autrice per farmi mantenere l’attenzione sul centro della storia, impedendomi di concentrarla troppo a lungo sulla figlia della protagonista, Molly, ma non mi rendevo conto fino a che punto questo aspetto fosse cruciale.
Il finale, poi, è la cosa più bella di tutto il libro e ha fatto sì che decidessi per le cinque stelle invece che quattro, meritate dal resto del romanzo, in particolare per il modo in cui crea un parallelismo tra madre e figlia.
Questo non significa che “The Swimming Pool” sia un romanzo perfetto.
Non ho apprezzato l’uso fuorviante del prologo, per esempio.
Attenzione, spoiler: il prologo è un sogno, non un evento reale. Per tutto il libro mi sono arrovellata nel cercare di collocarlo nella storia, per poi scoprire che non potevo, poiché non era un evento reale. E questa è stata una delusione.
Come dicevo prima, il romanzo è ben strutturato, ma a tratti lo è fin troppo, tanto da apparire artificioso. Il passaggio tra i vari piani temporali appare forzato dalla necessità di seguire uno schema piuttosto che dare l’impressione di essere spontaneo all’interno dello sviluppo della trama, e ciò mi ha distratto più volte dall’immersione nella lettura.
La protagonista, inoltre, è esageratamente ingenua e debole. È evidente da subito che Lara si è avvicinata a lei per un motivo. In particolare, l’atteggiamento di colpa della protagonista anche alla luce dell’inganno subito è irritante. Natalie ha un’eccessiva bassa considerazione di se stessa. Mi aspettavo da parte sua una reazione, una rivincita. Ciò che aveva fatto da ragazzina non poteva essere paragonato come gravità alle azioni di Lara, perché quest’ultima è un’adulta. Eppure Natalie non si arrabbia veramente, continua a sentirsi in colpa.
Arrivata al penultimo capitolo, che è un lungo noioso resoconto, ho temuto che la storia implodesse. Ma poi questa viene salvata inaspettatamente dall’ultimo capitolo e quasi mi spiace non sia stato dato più spazio al personaggio di Molly, il cui carattere è di certo molto più interessante di quello della madre.
Questo libro è in lingua inglese!
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