Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carla (del 22/10/2010 @ 04:25:17, in Cinema, linkato 2245 volte)
Di Carla (del 30/10/2010 @ 04:03:45, in Musica, linkato 1816 volte)
ARTISTA SELEZIONATO
Aoeria
Creata e condotta da Frank Giliberti, Aoeria è una rock band di New York, caratterizzata da un rock melodico che esplora nuove strade della composizione per diversificare ed espandere la musica rock, connettendo e mescolando ispirazioni, nuovi stili e una tendenza all'innovazione. Il cantante, chitarrista e autore (Giliberti) si esibisce in spettacoli acustici da solista ricchi di energia, mentre quando è necessario suona anche con una band al seguito. Negli album invece è sempre lui a suonare il basso e la batteria. Il secondo album di Aoeria "Praise To All You Hear" è stato pubblicato lo scorso 28 giugno, mentre il primo "Waterwheel" ha ottenuto grandi consensi su internet. Per più di 12 anni Giliberti ha suonato e registrato con varie band dell'area di New York e ora, con Aoeria, ha dato luogo ad un unico stile di composizione e ad un sound che è caratterizzato da intense chitarre, testi introspettivi e suoni melodici, che sono fatti per colpire direttamente l'ascoltatore. Il nuovo album ha un guest artist nella persona di Martin Atkins, che ha suonato la batteria con band del calibro di Public Image Ltd., Nine Inch Nails e Killing Joke. "Praise To All You Hear" include un CD e un DVD, che presenta l'album insieme a dozzine di fotografie in alta risoluzione scattate dallo stesso Giliberti. La band è completamente indipendente: dalla musica, la registrazione e le foto, alla stampa, il design dei CD e DVD, i siti web e i video.
Potete ascoltare Aoeria e saperne di più su questo progetto musicale su: http://www.aoeria.com/ http://www.facebook.com/aoeria http://www.myspace.com/aoeria http://www.last.fm/music/aoeria http://www.twitter.com/aoeria http://www.youtube.com/aoeria http://www.jango.com/music/aoeria http://www.sonicbids.com/Aoeria
Di Carla (del 01/11/2010 @ 18:57:21, in Musica, linkato 3019 volte)
Eccovi le prossime date dell'attuale tour di Daniele Groff - Best Of Tour 2010/2011. Daniele Groff, pioniere del sound british pop in Italia, dopo il successo della stagione 2009/2010, continua anche nella stagione 2010/2011 il suo tour antologico, in cui ripercorre i suoi primi 10 anni di carriera (1998-2008) e ripropone tutti i suoi più grandi successi da "Daisy", "Adesso", "Anna Julia", "If You Don't Like It", "Sei Un Miracolo", fino a "Prendimi".
11 novembre - Kaia - PORTO POTENZA PICENA (concerto in duo acustico) - CONCERTO ANNULLATO 19 novembre - The Barge Irish Pub - RIMINI (concerto in duo acustico)
Dettagli sui locali:
Il concerto del 19 novembre avrà luogo al The Barge Irish Pub, Lungomare Tintori 13, Rimini. Info sul locale: tel.0541709845 - mobile 3397002498 http://www.thebarge.eu/
Purtroppo per motivi indipendenti dalla nostra volontà il concerto dell'11 novembre al Kaia è stato annullato.
Altre date verranno presto aggiunte!
Vuoi Daniele Groff nel tuo locale/festival/evento? Il contatto per il tour booking è: booking@danielegroff.com
Di Carla (del 16/11/2010 @ 03:09:44, in Musica, linkato 2838 volte)
L'Italia canta Bruce Springsteen: un album doppio, 22 artisti, 25 canzoni, 100 musicisti impegnati, tra di essi anche Daniele Groff che produce e registra insieme ad Alberto Lombardi il brano "Radio Nowhere", incluso in questo secondo tributo al Boss, pubblicato da Route 61 Music.
Radio Nowhere DANIELE GROFF
Is there anybody alive out there? Lo si può gridare senza fare rumore? Chissà se c'è un modo per spogliare Radio Nowhere da quella rabbia adolescenziale di cui Springsteen l'ha ammantata per cercare nel deserto una radio che in tempi crudeli per i rocker vecchio stampo suonasse la sua musica. Me lo sono chiesto mentre il disco era in fase di realizzazione e non aveva ancora preso a bordo un pezzo che di Springsteen raccontasse Magic, e quei giorni là. Daniele mi è venuto in mente per accentuare, col suo approccio Brit-rock così distante dalle autostrade del New Jersey, la distanza dalla versione originale di questa canzone. E siccome anche Daniele potrebbe sembrare un corpo distante, più distante di altri, da questo progetto di passione springsteeniana, mi fermo a pescare un ricordo lontano, che arriva dalla pancia di For You, il disco del 1995 che ha preceduto questo. Sarà stato il 1994, mi trovavo nella più grande delle sale di ripresa dello studio Forum, quella che Ennio Morricone predilige per registrare con le sue orchestre le colonne sonore da mandare a destra e a manca, tra Hollywood e Londra. Se non sbaglio stavamo registrando "I'm on Fire" con Rossana Casale. Arriva il proprietario dello studio, Marco Patrignani, che mi invita a seguirlo in una zona buia e angusta, una zona sopraelevata dove ancora ci sono le macchine per proiettare i film in pellicola, il tutto per favorire il lavoro del Maestro di C'era una volta il west e per lavorare al doppiaggio dei film dall'inglese all'italiano, presumo. Marco mi porta a conoscere un suo amico, un ragazzo che spunta dal nulla e mi si para davanti, biondo come un surfer californiano, armato di chitarra acustica, mezzo addormentato perché tra quelle macchine un po' impolverate si è ricavato un rifugio. Poche parole, forse suona una canzone, una delle sue, perché è li da qualche mese, se lo stanno coccolando e nutrendo per portarlo a Sanremo, un giorno, a cantare al Festival. Ci salutiamo. Me lo ritroverò davanti, dopo alcuni album suoi e alcuni libri miei, alla presentazione di Real World, il libro che ho realizzato insieme a Giovanni Canitano e da cui sono tratte le foto che ora illustrano tutto For You 2. Dieci anni, e più, passati in un colpo solo. Poi altri cinque, fino all'idea di prendere Daniele dal mio baule dei ricordi legati al primo tributo italiano a Bruce Springsteen e a portarlo, lui che ama Hyde Park o al massimo la California, a passeggiare virtualmente per Asbury Park. Per farla breve: ci siamo invitati reciprocamente ad ascoltare musica esterna a quella del Boss per trovare l'ispirazione per questa "Radio Nowhere". Lui mi inviava sms con su scritto Snow Patrol e Sigur Ros, io gli rispondevo Lambchop. Ci siamo chiusi per un po' in un tranquillo studio ai Castelli Romani, che se strizzi gli occhi e guardi giù, verso la città, pare di vedere Los Angeles, ed è venuta fuori questa "Radio Nowhere", anche qui con la complicità di Alberto Lombardi.
Di Carla (del 30/11/2010 @ 04:15:12, in Musica, linkato 1931 volte)
ARTISTA SELEZIONATO
Da Bom
La scelta di questo mese ricade su Da Bom, musicista e cantautore australiano che ha letteralmente girato il mondo con la sua musica, in quanto è stato in tour ben due volte negli Stati Uniti e in Canada, oltre ad aver suonato per 10 anni nella zona di Melbourne. E adesso sta girando l'Europa. Dopo aver preso una pausa dalla composizione, in cui si è concentrato nelle performance dal vivo, adesso ha di nuovo pubblicato un album acustico, in gran parte influenzato dal tempo passato in tour negli USA, in particolare dalla scena politica di new York. La sua voce unica e i contenuti dei suoi testi vengono qui rappresentati in una performance registrata dal vivo al "The Bitter End" di New York. Gli show di Bom sono caratterizzati da grande energia e pura passione. I suoi testi sono ciò che lo definiscono e, con il suo personaggio rivelato in ogni verso, egli non evita di toccare argomenti anche difficili. Grazie all'interesse da parte di alcuni produttori americani, il suo nuovo album "Immaculate Heart" avrà di sicuro un grande impatto. "Immaculat Heart" è stato scritto, registrato e prodotto da Bom, nello studio che ha costruito come parte di Hardy Street Productions. Da Bom suona inoltre nella band Hypermania.
Per conoscere più da vicino la sua musica: http://www.myspace.com/dahbombig http://www.facebook.com/dahbom http://www.twitter.com/dahbom http://www.sonicbids.com/DaBom
Di Carla (del 12/12/2010 @ 01:07:29, in Lettura, linkato 2089 volte)
Fantastico
Mentre Weeks ci porta con lui a riscoprire questa eccezionale tomba della Valle dei Re, la KV5, si sofferma a raccontarci di tutte quelle personalità dell'antico Egitto che in qualche modo sono connesse ad essa. Avvincente, proprio perché è una storia vera raccontata da chi l'ha vissuta!
Leggi tutte le mie recensioni e vedi la mia libreria su aNobii: http://www.anobii.com/anakina/books
Di Carla (del 14/12/2010 @ 01:28:24, in Lettura, linkato 1813 volte)
Una bella favola
Questo testo è probabilmente più adatto ad un pubblico giovane o a coloro che si accostano per la prima volta alla lettura del romanzo storico egiziano. Si tratta comunque di un romanzo breve molto carino, in cui Jacq sfrutta questa atmosfera da favola per descrivere al lettore un po' della storia e delle usanze di questa antica civiltà. Consigliato per tutte le età.
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Di Carla (del 15/12/2010 @ 19:44:39, in Lettura, linkato 2581 volte)
Una piacevole sorpresa
Ho iniziato a leggere questo romanzo con aspettative bassissime dettate dall'aver letto le recensioni di altri lettori e devo ammettere che invece ne sono rimasta piacevolmente sorpresa, a dimostrazione come ancora una volta leggere le opinioni altrui possa essere fuorviante. Ammetto che all'inizio della lettura mi sono sentita disorientata, con tutte quelle descrizioni di situazioni e personaggi difficili da immaginare e soprattutto con la notevole staticità della narrazione. Andando avanti però sono riuscita ad abituarmi al linguaggio inusuale dell'autore e ad apprezzarne l'aspetto evocativo. Nel frattempo la storia è entrata nel vivo e mi ha catturato costringendomi ad andare sempre più avanti, tanto che diventava difficile fermarmi. È un'opera originale, in cui non riesci ad immaginare cosa accadrà dopo né le reali implicazioni di ciò che è accaduto, dove i personaggi apparentemente principali sono fastidiosi e sei lieto di renderti conto che alla fine la storia li abbandona, dando spazio nel finale a dei comprimari decisamente più interessanti. L'indugiare in improbabili descrizioni di luoghi a loro volta improbabili e la capacità dell'autore di uscire fuori da ogni schema narrativo tenendoti incollato alle pagine, mentre nella tua testa prende forma un incredibile universo che solo la parola scritta è in grado di evocare, sono a mio parere i punti di forza di questo romanzo. Non tutti probabilmente sono in grado di apprezzarli, ma è senza dubbio un tipo di fantascienza che è nelle mie corde.
Vorrei dare una nota di merito alla traduttrice, che sicuramente si è trovata di fronte ad un testo difficilissimo e che, secondo me, se l'è cavata egregiamente, nonostante alcune scelte di traduzione possano suonare strane.
Infine aggiungerei un commento al racconto messo in appendice a questo numero di Urania. A parte il tono da blogger benpensante dell'autrice, che può piacere o no (a me non piace, sebbene apprezzi l'originalità dell'idea), qualcuno mi dice che cosa ha a che vedere con la fantascienza? Sinceramente mi sfugge.
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Di Carla (del 29/12/2010 @ 02:59:03, in Lettura, linkato 2496 volte)
Una poderosa storia vera
Grandiosa trilogia che ripercorre uno dei periodo più bui della storia dell'antico Egitto: quello della dominazione Hyksos. Nei tre libri viene narrata la storia della regina Ahhotep che fu l'artefice della liberazione dell'Egitto e della sconfitta degli invasori, in un periodo di più di quarantanni. Doverosamente romanzata, anche a causa della relativamente minore quantità di reperti relativi a quest'epoca oscura pervenuti a noi, la storia presenta però spesso riferimenti a fatti realmente comprovati e oggetti realmente rinvenuti, grazie alla competenza di un egittologo di grande fama quale è Jacq, che non possono che far gioire il lettore egittofilo. Anche l'inserimento dell'elemento magico è coerente con la realtà di un periodo della storia in cui l'uomo comune, non solo quello regnante, credeva realmente all'esistenza di elementi soprannaturali che governassero qualsiasi evento del suo mondo. E questi elementi sono inseriti nel pieno rispetto di quanto della religione egiziana è arrivato fino a noi. In questo contesto la presenza del soprannaturale nella storia diventa in un certo senso storicamente accettabile. La trama che viene raccontata nei tre libri messi insieme è complessa, data la lunghezza del periodo narrato e il numero dei suoi protagonisti, ma estremamente scorrevole grazie alla capacità dell'autore di semplificare il racconto (i singoli romanzi sono relativamente corti), dando più risalto agli aspetti storico-religiosi, che sono poi l'essenza stessa dell'antico Egitto. Di conseguenza la lettura di questa trilogia, oltre che ad intrattenerci, permette a tutti, in maniera semplice, l'approfondimento di un argomento della storia da sempre caratterizzato da un notevole fascino.
Leggendo questa saga il confronto col ciclo egiziano di Wilbur Smith è inevitabile, soprattutto da chi come me l'ha amato (ad eccezione dell'ultimo romanzo). Il periodo narrato è lo stesso, ma sembra quasi totalmente diverso. Qui si può vedere la differenza che passa tra la mano di un esperto del genere "antico Egitto", cioè Jacq, e quella di un esperto del genere "avventura", cioè Smith, che, per quanto possa aver fatto ricerche approfondite, mai potrà competere con un vero egittologo e che, di conseguenza, dà un taglio completamente diverso alla narrazione, creando dei romanzi lunghi fatti più di individualità dei personaggi che della potenza stessa dei fatti storici.
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Di Carla (del 31/12/2010 @ 05:26:56, in Musica, linkato 1828 volte)
ARTISTA SELEZIONATO
Joseph A. Peragine
In questo ultimo articolo dell'anno vi voglio presentare un artista veramente particolare. Si chiama Joseph A. Peragine del New Jersey ed è un musicista indipendente ed un poeta, oltre che un filmmaker autore di documentari. La sua musica melodica e sobria è accompagnata da testi, a volte cantati a volte semplicemente parlati, che trattano della sua battaglia personale contro la schizofrenia paranoide. Joe ha iniziato a scrivere, cantare e suonare diversi strumenti dall'età di 14 anni e ha pubblicato numerosi lavori attraverso la sua etichetta indie, 3-fi Enterprises LCC, ottenendo notevoli risultati. La sua ultima produzione è un singolo contenente due brani "All Alone Again and Dead" realizzato insieme al produttore Ron Nevison (che in passato ha lavorato con Led Zeppelin, The Who, Ozzy Osbourne, The Rolling Stones, Heart e tanti altri). Il lavoro fatto con Nevison è stato filmato in un documentario, firmato dalla stesso Peragine, "Recording Journal Video Documentary", che è stato recentemente premiato come documentario musicale dell'anno dagli 2010 LA Music Awards. Oltre a questo altri suoi documentari, "Matter of Opinion" e "Artist Profile" sono stati trasmessi in numerose reti televisive e programmi. In passato il suo album "The Acoustic Diaries" ha raggiunto la top 20 nel maggio 2005 nella radio KCSN "Arts and Roots Radio" in California. Inoltre il suo brano "Suicide Countdown" è stato selezionato come traccia 2 della compilation "Dig This Real" edizione 14. Mentre una precedente versione di "All Alone Again" è stata finalista del 100% Music Songwriting Contest e nominata al 2009 Independent Singer-Songwriter Association (ISSA) Contest.
Ma per apprezzare il grande talento di questo formidabile artista è necessario vedere con i propri occhi ed ascoltare con le proprie orecchie. A questo proposito vi propongo una serie di link interessanti e alcuni suoi video incluso il documentario vincitore del premio (l'ultimo): http://www.josephaperagine.com/ http://www.facebook.com/joseph.a.peragine http://www.josephaperagine.com/Videos1.htm (qui potete trovare tutti i suoi video in alta risoluzione).
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