Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carla (del 31/03/2011 @ 21:25:38, in Musica, linkato 1843 volte)
ARTISTA SELEZIONATO
Brian L. Hughes
Questo mese si cambia di nuovo genere e si esplora il folk contemporaneo di Brian L. Hughes, cantautore di Seattle (USA). La sua musica mescola chitarra acustica ed elettrica, tastiere, percussioni e voce, cercando di trasmettere un unico sentimento che scaturisce dalle battaglie sociali che si combattono ogni giorno. I ritmi sincopati e i testi leggeri cercano di aggiustare i rapporti spezzati dalle avversità e di pacificare la negatività con humor e allegria. Nel fare questo ha creato una sua nicchia nel mondo musicale, in cui ha intenzione di continuare il suo viaggio. Cresciuto in una cittadina nello stato di Washington, si è dedicato per tutta la vita alla musica. Adesso sta lavorando al suo nono CD, è un membro votante dei Grammy e i suoi ultimi tre album hanno raggiunto le selezioni preliminari di questi premi nella sezione musica folk contemporanea. Hughes si occupa di tutti gli aspetti della produzione, dalla composizione, alla registrazione, dal missaggio alla pre-programmazione. Si occupa inoltre della creazione delle copertine dei suoi CD, inclusa la fotografia e la grafica. Il suo attuale album s'intitola "Prolific Mingle". È possibile ascoltare la sua musica (e acquistarla) nel suo sito ufficiale, http://www.bhughes.com, dove tra l'altro nella sezione "More Wild Ideas" potete leggere alcune idee di questo artista, che dimostra di avere anche degli interessi di natura scientifica molto particolari. Potete inoltre seguirlo su Facebook, Twitter e MySpace: http://www.facebook.com/pages/Brian-L-Hughes/120191117991435 http://www.myspace.com/brianlhughes http://www.twitter.com/#!/Brian_L_Hughes Si può ovviamente acquistare la sua musica su iTunes e su Amazon (http://www.amazon.com/Brian-L-Hughes/e/B001LI0YYC/ref=ep_artist_tab_glance?_encoding=UTF8&sn=d). Infine vi consiglio di ascoltare la sua radio: http://www.live365.com/stations/bhughes01
Questo artista vorrebbe farsi conoscere anche nel nostro Paese, perciò non esistate a contattarlo (anche tramite me) se volete intervistarlo, scrivere su di lui o magari collaborare con lui in vari modi.
Di Carla (del 27/03/2011 @ 01:53:21, in Lettura, linkato 3388 volte)
La Cornwell anche senza la Scarpetta non delude
Avevo letto il primo libro di questo filone, incentrato sul comandante Judy Hammer, diversi anni fa e ammetto che, essendo abituata a seguire le avventure di Kay Scarpetta, non lo avevo apprezzato un granché, per cui avevo rimandato per molto tempo la lettura di questo secondo romanzo (per più di 10 anni). Credo di aver fatto bene, poiché da allora ho sicuramente ampliato le mie letture e possiedo adesso gli strumenti per apprezzarlo. "Croce del sud" è sicuramente un bel romanzo. Più che il solito poliziesco è uno spaccato della vita della capitale della Virginia, Richmond. Nello stesso tempo viene presentata, mescolando ironia e azione, una storia che non ti aspetti. Per gran parte della lettura ti diverti a conoscere i personaggi, ma non sai esattamente dove le vicende ti porteranno. Ad un certo punto le cose cambiano e vieni avvolto in un vortice di avvenimenti. Leggendo con attenzione questo libro ti rendi conto di quanto la Cornwell sia brava a scrivere. I suoi personaggi sono tremendamente reali e non puoi fare a meno di amarli od odiarli. Il finale come sempre nei suoi romanzi è abbastanza rapido, ma si allinea perfettamente al ritmo dell'ultima parte dei libro.
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Di Carla (del 15/03/2011 @ 21:08:24, in Lettura, linkato 2566 volte)
Lo scherzo è bello quando dura poco
Questo libro però non voleva finire più! La prosa di Amado è spumeggiante e soprattutto all'inizio mi sono ritrovata a ridere di gusto mentre leggevo, purtroppo a lungo andare questo continuo parlare di donnine pubbliche con annessi e connessi (alcuni dei quali sfociano candidamente in relazioni vagamente incestuose e pedofiliache) diventa a dir poco pesante, soprattutto perché accompagnato da una certa eccessiva lentezza della narrazione che va a insistere sempre sugli stessi temi, che riescono a mettere alla prova anche le mentalità più aperte. Peccato, perché nell'ultima parte il ritmo accelera e la storia diventa decisamente godibile. Questo però non assolve le centinaia di pagine centrali, che hanno suscitato più di uno sbadiglio. È un libro che mi sento di consigliare solo a chi ha davvero molto tempo per leggere, poiché le oltre 600 pagine a caratteri microscopici e il notevole numero di personaggi richiedono un notevole impegno e attenzione, senza le quali a volte si rischia di perdere il filo.
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Di Carla (del 27/02/2011 @ 04:13:02, in Musica, linkato 2319 volte)
ARTISTA SELEZIONATO
Grown Up
La scelta di questo mese ricade una volta tanto su di un artista italiano. Si tratta del duo fiorentino Grown Up, formato da Filomena Menna e Paolo Clementi. Il fatto che siano italiani in realtà pare del tutto accidentale. Ascoltando la loro musica, già dalle prime note sono rimasta colpita dalla grinta della voce di Filomena accompagnata dal caldo suono della chitarra di Paolo e mi sono ritrovata ad accostare il loro sound accattivante, che svaria dal rock-pop fino ad arrivare al blues, ad altri progetti musicali ben più famosi ed internazionali, sebbene senza riuscirci veramente. Forse la loro forza è proprio questa: propongono una musica che "suona" famosa, ma che allo stesso tempo è assolutamente originale. Il nome dei Grown Up rispecchia ciò che già si intuisce nell'ascoltarli: non sono dei semplici esordienti, bensì degli artisti maturi con una vasta esperienza alle spalle. Filomena persegue da più di 20 anni la carriera di cantante, nell'ambito di cui ha collaborato a numerosi progetti, che vanno dal folk, blues, soul fino ad arrivare al jazz e grazie ai quali ha avuto la possibilità di esibirsi sia a livello nazionale che internazionale. Oltre a ciò è insegnante di tecnica vocale e membro dell'Associazione Insegnanti di Canto Italiana. Paolo invece è un polistrumentista che prima di arrivare all'acustico si è cimentato sia nella musica classica che nel rock-blues. Ha collaborato con artisti quali David Byrne, Morgan e Raf ed è anch'egli insegnante, oltre che dedicarsi a registrazioni in studio per i principali cantanti italiani (tra cui Alessandra Amoroso, Fabrizio Moro, Irene Grandi e Laura Pausini). Questo progetto musicale, che li ha visti lavorare insieme per la prima volta, è invece relativamente giovane, nonostante il nome. I Grown Up infatti nascono nel 2009 con l'incontro dei due a Scandicci, cosa che si rivela subito provvidenziale. Dall'esecuzione di cover famose del repertorio rock-pop femminile sono passati in breve tempo alla creazione di brani inediti, frutto della loro perfetta intesa artistica e dai quali scaturisce ora il loro primo CD, intitolato "Dragons & Flowers". L'album, che contiene 6 brani originali e 3 cover completamente rivisitate, è interamente acustico, proponendo la voce di Filomena accanto alla chitarra acustica e alla viola di Paolo. Il titolo del disco nasce direttamente dalla loro musica e ne è in qualche modo il suo stesso emblema. Non è, come spesso capita, il titolo di un brano né ha origine da qualcuno dei testi, bensì da un disegno creato dall'artista Francesco Chiacchio, in cui egli ha rappresentato con un immagine le emozioni che la musica dei Grown Up suscitava in lui durante l'ascolto. "Dragons & Flowers" adesso si presenta al pubblico italiano attraverso il primo singolo estratto, "Bubbles". Si tratta di un bel brano acoustic-rock, dove Filomena fa pieno sfoggio della potenza e della versatilità della sua voce, accompagnata dal tocco perfetto e coinvolgente di Paolo, in cui si esprime in poco più di tre minuti l'anima e il cuore dei Gronw Up: un piccolo gioiello musicale in grado di conquistare già dal primo ascolto. Per saperne di più sui Grown Up e ascoltare altri brani, vi invito a visitare i seguenti link, dove potrete anche vedere alcuni video: http://www.myspace.com/grownupduo http://www.youtube.com/user/GrownUpDuo Attualmente i Grown Up sono impegnati in numerose date nell'area di Firenze e Pisa, ma la loro musica merita sicuramente di superare tali confini.
Di seguito vi riporto la scheda di presentazione di "Dragons & Flowers", brano per brano.
Dragons & Flowers, Draghi e Fiori, racchiude esperienze di vita e musica dei Grown Up. Draghi che rappresentano le difficoltà e le delusioni che la vita riserva insieme ai Fiori, novità e speranze che sbocciano costantemente. Riuscire a tradurre in suono tutte queste “emozioni” ha portato all'essenza del suono, fatto di legno, corde e aria.
If you know Non sempre le scelte fatte nella vita sono dettate dal cuore, spesso si accettano compromessi che alla lunga si pagano. Quando finalmente capisci chi sei in realtà semplicemente sii te stesso, vivi la tua vita e ama. 15 days lullaby Una ninna nanna ispirata dalla calma e dalla dolcezza che si intreccia con la speranza di poter esaudire un desiderio. E anche se non si avvera “.....non rinunciare mai ai tuoi sogni...” Bubbles Nata da un testo scritto una notte dopo aver passato la serata a tavola con una persona che “parla solo di se senza mai ascoltare gli altri....” e quando provi ad intervenire “ è come soffiare bolle in aria, le guarda l'attimo che durano e poi ricomincia col suo monologo” Every breath you take Reinterpretazione dei Police, un ossessione che diventa amore..... Roots E' un pezzo introspettivo e malinconico che lascia immaginare il protagonista seduto su una scogliera con il mare agitato come i sui pensieri, e il suono di una viola lontana che porta con sé l'orgoglio e la gioia di vivere. Writing a love song Come abbiamo immaginato di scrivere una canzone d'amore! Pay for it La canzone più cattiva del disco! Quando ti hanno veramente fatto male non vuoi altro se non “fargliela pagare”. Help Una rielaborazione più blues di una canzone dei Beatles che noi sentiamo molto vicina. Dirty job E’ veramente uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare… eh sì, magari per tutta la vita.
Di Carla (del 16/02/2011 @ 19:29:48, in Lettura, linkato 2321 volte)
Il giovane Lecter
Comprato e letto in pochi giorni, prima di vederne la versione cinematografica, quest'ultima (finora) opera di Harris conferma il mio estremo apprezzamento nei confronti di questo autore. In questo romanzo si fa un balzo indietro nel tempo a scoprire ciò che ha generato il famigerato cannibale. Già nel precedente "Hannibal" l'autore aveva accennato al passato di Lecter, qui invece ci porta a vederlo con i nostri occhi. In un ambientazione carica di malvagità e orrori, il piccolo Hannibal si trasforma nel giovane mostro vendicatore, dal quale prenderà forma uno dei personaggi più belli e carismatici della letteratura moderna. Una lettura essenziale per chi, come me, subisce il fascino di questo personaggio. Un'opera che ti cattura e non ti lascia andare, finché non ne avrai letto l'ultima parola.
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Di Carla (del 15/02/2011 @ 19:49:40, in Lettura, linkato 3079 volte)
In assoluto il mio libro preferito
In questo libro Thomas Harris a mio parere raggiunge davvero il suo apice, facendoci entrare dentro la testa di Hannibal Lecter, nel suo palazzo della memoria, mostrandoci un personaggio che in fondo, se paragonato a tutti gli altri, non è neppure il più cattivo, bensì l'eroe di una storia dove i buoni, quelli veri, non esistono.
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Di Carla (del 14/02/2011 @ 19:42:40, in Lettura, linkato 2552 volte)
Adrenalina
Ho letto questo libro per curiosità solo dopo che il film vinse l'Oscar nel 1992. Avevo il libro da un paio d'anni, ma non mi ero mai avventurata nella lettura e, a dire la verità, non ero molto interessata neppure al film. Il fatto che un thriller vincesse un Oscar come miglior film era decisamente insolito e mi ha portato a pensare che si trattasse di una storia eccezionale. Ricordo ancora quanto mi batteva forte il cuore mentre leggevo la scena clou a casa dell'assassino, di notte seduta sul mio letto. Non credo che nessun altro libro sia mai riuscito a coinvolgermi a tal punto da perdere il contatto con la realtà.
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Di Carla (del 13/02/2011 @ 19:52:21, in Lettura, linkato 1834 volte)
La prima apparizione di un mito
Ho letto questo libro tra l'aver visto "Manhunter - frammenti di un omicidio" e "Red Dragon" (il film). In tutti e tre i casi la storia mi ha appassionato tantissimo. Sarà perché è davvero una bella storia? Anche se qui Lecter ha un ruolo marginale, inizia comunque a trasparire il suo carisma, che lo renderà, a mio parere, uno dei personaggi letterari meglio riusciti in assoluto e indubbiamente il mio preferito.
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Di Carla (del 12/02/2011 @ 19:40:54, in Lettura, linkato 2836 volte)
Opera prima di un grande
Ho iniziato a leggere questo libro nell'estate del 2001, ma poi dopo l'11 settembre non ce l'ho fatta ad andare avanti e l'ho messo da parte. Harris è così bravo a farti entrare nella mente dei personaggi, in questo caso dei terroristi, che davvero è difficile non farsi coinvolgere. L'ho ripreso anni dopo e l'ho finito in un baleno. Sebbene scritto un bel po' di anni fa (1975) già in questo libro ci sono tutti gli elementi che caratterizzano le opere di questo autore e sono stata colpita da quella che chiamo la sindrome Harris (perché nessun altro autore mi fa questo effetto, che invece si è manifestato con tutti i suoi libri): cioè quella strana sindrome per cui sei così preso dal libro che sei costretto a portartelo dietro e leggere anche solo una paginetta nei tempi morti pur di andare avanti e sapere cosa succede dopo. Fantastico.
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Di Carla (del 11/02/2011 @ 20:38:06, in Lettura, linkato 6832 volte)
Ramses prima di essere faraone
È sempre difficile scrivere un commento su di un'opera di Jacq senza essere ripetitivi. L'autore affronta le storie immortali dei grandi personaggi dell'antico Egitto con un approccio molto simile e allo stesso tempo sempre vincente. Questo romanzo, primo di una serie di cinque, ci racconta l'adolescenza del giovane Ramses II, forse il più famoso faraone egiziano, mescolando sapientemente fatti storici e personaggi mitologici, entrambi in genere ben noti al lettore, con la finzione della trama da lui creata. Usando un linguaggio degno del protagonista della sua opera, unisce argomenti vari, quali intrighi di corte, amore, religione, azione, suspense e magia, che come sempre è descritta come qualcosa di reale, allo stesso modo in cui era sentita nella civiltà egizia, dove essa rappresentava un tutt'uno con religione e scienza. Il risultato è un'opera in cui il lettore si trova così pienamente a suo agio, tanto che non stupisce affatto che si tratti di uno dei maggiori bestseller degli anni '90, che è stato in grado di avvicinare sempre più persone alla conoscenza e lo studio dell'antico Egitto. E questo è solo il primo capitolo di una lunga storia.
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