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Tra i film che ho visto al cinema nel 2024 c’è “Coincidenze d’amore”, diretto da Meg Ryan e interpretato da lei stessa insieme a David Duchovny.
Si tratta di una commedia romantica in cui i due protagonisti, 25 anni dopo la fine della loro storia, si incontrano in un aeroporto sperduto, dove, in attesa delle rispettive coincidenze, rimangono bloccati per molte ore a causa di una tempesta di neve.
Inizialmente riluttanti, si ritrovano quindi a passare del tempo insieme e finiscono per confrontarsi sul loro passato e su cosa è accaduto nella loro vita dopo che si sono lasciati.
Sono andata a vedere questo film per rivedere la Ryan sul grande schermo. Mi mancava tanto e mi dispiace che sia dovuto passare così tanto tempo prima di apprezzarla in un nuovo film.
Ho nostalgia di quel cinema degli anni 90 e dei primi anni zero, e ammetto di aver temuto di rimanere delusa da questa visione, soprattutto nel rendermi conto che ovviamente il tempo è passato e lei, a 62 anni, non è più la reginetta delle commedie romantiche di un tempo.
Eppure è sempre lei.
Le sue movenze, i suoi sguardi, le sue espressioni sono sempre quelle, e per 105 minuti mi sono lasciata trascinare dalle chiacchiere di Willa, il suo personaggio, e Bill, quello di Duchovny.
Tante, tante chiacchiere.
La sceneggiatura, co-scritta dalla stessa Ryan, è tratta da una pièce teatrale di Steven Dietz. Ciò appare subito evidente dal fatto che la storia si svolge tutta in un ambiente ristretto, in cui si muovono di fatto solo due personaggi: Willa e Bill. Le comparse che si vedono all’inizio tendono a diradarsi fino a scomparire e la scena viene occupata dalle loro conversazioni, che viaggiano tra lo scherzo, la malinconia e un pizzico di dramma.
Ma non sono totalmente soli. Il terzo personaggio di questa storia è la voce che è diffusa dagli altoparlanti del piccolo aeroporto e trasmette gli annunci ai passeggeri. Questa voce di tanto in tanto interviene nelle conversazioni dei protagonisti, creando in loro solo una momentanea perplessità.
Ha risposto davvero o se lo sono soltanto immaginati?
Il titolo originale del film è “What Happens Later”, che tradotto significa “cosa succede dopo”, vale a dire cosa accade a due persone dopo la fine della loro storia, quale vita finiscono per avere all’insaputa l’uno dell’altra. Willa e Bill hanno l’occasione di raccontarselo e spiegarsi dopo tanto tempo, e di perdonarsi.
Se vi sentite anche voi orfani di quel cinema, se volete passare un’ora e 45 minuti a sorridere, ridere e condividere con i protagonisti le difficoltà hanno dovuto affrontare nella vita che non hanno passato insieme, vi consiglio di guardare questo film.
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