Di Carla (del 25/09/2006 @ 02:08:46, in Musica, linkato 4270 volte)
Cagliari questa estate non ha offerto tantissimo dal punto di vista musicale, cosa abbastanza deprimente per un "animale" da concerto come me. Il motivo principale è anche la presenza di poche location in città adeguate ad accogliere un grosso numero di spettatori paganti. Infatti se si esclude piazza dei Centomila, che però si adatta solo a manifestazioni gratuite (vedi il concerto di Cremonini, che però, ahimé, non mi piace proprio), dopo la "scomparsa" del molo Ichnusa e del parco di Monte Claro, restano solo la fiera, che però non è né bella né particolarmente confortevole, e lo splendido Anfiteatro Romano, che contiene al massimo 4500 spettatori, un numero però più che sufficiente per la maggior parte degli artisti che si avventurano fino in Sardegna, ma che si teme venga smantellato come luogo di spettacolo per lasciarlo come semplice monumento (insomma farlo morire). Fortunatamente, come spesso capita qui, grazie al perdurare del bel tempo, la fine della stagione ha portato qualcosa d'interessante, proprio all'anfiteatro, anche se niente, o meglio nessuno che non sia già passato da queste parti.
L'11 agosto sono stata al concerto degli Afterhours. Li avevo già visti nel 2002 al parco di Monte Claro e probabilmente non sarei andata di nuovo a vederli se non fossero stati all'anfiteatro, che per la sua particolare struttura permette di contenere gli eccessivi "entusiasmi" di certi fan o, perlomeno, di mettersi in salvo dagli stessi entusiasmi. Sugli artisti in se niente da dire, sono indubbiamente bravi, anche se l'unica canzone che conoscevo tra tutte quelle suonate è stata "Non è per sempre" (meglio di niente). Purtroppo non posso dire lo stesso sulle qualità audio dello stesso concerto. Ero seduta nelle poltroncine numerate del primo anello che stanno proprio dietro il mixer e si sentiva veramente male. Non so se fosse un problema di posizione (dubito, visto che era centralissima e il fonico stava a 3 metri da me), fatto sta che è stato massacrante.
Le cose sono andate decisamente meglio per il concerto di Carmen Consoli del 2 settembre, per quanto fossi in una posizione più laterale. La bravissima Cantantessa (ma perché poi la chiamano così?), tornata nella nostra isola dopo tre anni, ha incantato il pubblico con uno spettacolo per lo più acustico, ma sicuramente molto coinvolgente. Purtroppo questo evento memorabile è stato funestato dalla morte del bassista a causa di un tragico incidente la stessa notte del concerto. E infine arriviamo ai concerti di questo weekend. Venerdì 22 è stata la volta di Andrea Parodi, che ha raccolto alcuni tra i più grandi artisti e interpreti di musica sarda (i Tazenda, le Balentes ed Elena Ledda erano i nomi principali), in una serata indimenticabile. Nonostante le sue condizioni di salute (portava con se una borsetta per la terapia del dolore ed era assistito da due infermiere nel backstage) ha mostrato non solo la sua formidabile bravura come cantante, ma soprattutto la sua ammirevole forza di volontà nel combattere questo terribile male. Accolto da un'ovazione del pubblico, appena entrato sul palco, con un immancabile sorriso sul volto, ci ha guidato in un percorso musicale di ben due ore e mezzo. Il giorno dopo ha visto invece la tappa cagliaritana del tour di Mango. Era stato qui appena due anni fa ed era da allora che non vedevo l'anfiteatro così pieno. I suoi fan che comprendono teenagers e nonni, e tutto ciò che sta nel mezzo, hanno accompagnato con la voce ogni sua canzone e lui, da vero padrone del palcoscenico, li incitava, li ringraziava, parlava con loro, leggeva ogni singolo striscione e si soffermava ad accogliere ogni meritato applauso. Per quanto io non sia una fan di Mango, ma un po' come tutti conosco i suoi brani più famosi, mi sono divertita tantissimo a vedere ed ascoltare non solo quello che avveniva sul palco. Prossimo concerto, e a quanto pare l'ultimo per quest'anno, dovrebbe essere Piero Pelù questo venerdì.
Foto: in ordine, l'anfiteatro romano di Cagliari, gli Afterhours (11 agosto 2006), Carmen Consoli (2 settembre 2006), Andrea Parodi e le Balentes (22 settembre 2006), Mango (23 settembre 2006), infine la bionda nell'ultima foto sono ovviamente io, la foto è stata scattata prima del concerto di Parodi.
Di Carla (del 05/09/2006 @ 00:47:03, in Musica, linkato 2850 volte)
Eccomi ancora una volta a fare un po' di pubblicità al mio amico-musicista preferito, ma anche un po' a me stessa. Infatti voglio segnalarvi la pagina personale su MySpace di Volker Hinkel, creata e in parte gestita da me, oltre che da lui stesso. Vi invito a darci un'occhiata, ad ascoltare i brani del suo progetto solista (Hinkel), vedere le clip e magari, perché no, comprare il CD. Se devo fare pubblicità, la faccio fino in fondo, no? L'album s'intitola "Not A Life-Saving Device" ed è stato autoprodotto da Volker e pubblicato lo scorso anno dall'etichetta indipendente, di proprietà dei Fools Garden, Lemonade Music. Se volete una recensione imparziale dell'album, io sono decisamente la persona sbagliata per farla, ma quando l'anno scorso Volker mi chiese di scriverne una descrizione, ecco quale è stato il risultato.
Più che un semplice album si tratta di un viaggio emozionale di un’ora, che ti coinvolge e ti mostra le varie sfaccettature della musica di un artista fuori dall’ordinario, dal pop al rock, passando attraverso la moderna disco music (“Run” e “The Beauty Of It”), dolci ballate (“You Can’t Fall Down”), pezzi strumentali (“Reprise” e“Save Your Life”) e brani con le potenzialità di una hit (“Shine”). Il tutto accompagnato da testi accattivanti, che ci descrivono sentimenti e personaggi forti, in un’atmosfera a metà strada tra il sogno e la dura realtà.
Se ancora non vi ho convinto, vi invito ad ascoltare il brano sotto riportato, che è il mio preferito, dal quale è tratta la citazione riportata sull'header di questo sito. Per il resto, vi rimando alla pagina su MySpace. E se poi avete anche voi un account su MySpace, aggiungetelo come amico. Ne sarà sicuramente felice.
Di Carla (del 21/08/2006 @ 19:30:00, in Musica, linkato 3229 volte)
V1 It’s been 14 days since you went your own way And I guess you don’t have anything to say So perhaps I thought much more of what we had Cause I didn’t think that it was all that bad Was that only me
Ch And was it me that made believe That there was something in the breeze To make me wanna make you stay with me And was I blinded by your smile Did you just love me for a while To make me wanna make you stay with me
V2 You’ve requested that I stay your smiling friend But I can’t remember how to make pretend And I just can’t change the way I feel inside So I guess I’ll do my best to run and hide (don’t we own that to each other)
Ch And was it me that made believe That there was something in the breeze To make me wanna make you stay with me And was I blinded by your smile Did you bring heaven for a while To make me wanna make you stay with me And was it me that made believe That there was something in the breeze To make me wanna make you stay with me And was I blinded by your smile Did you just love me for a while To make me wanna make you stay with me Stay with me Stay with me
Di Carla (del 11/08/2006 @ 02:58:42, in Musica, linkato 7087 volte)
La settimana scorsa ho avuto l'occasione di assistere ad alcune ore della registrazione delle voci del nuovo album di Daniele Groff, la cui produzione è affidata a Volker Hinkel (chitarrista e produttore dei Fools Garden). Avevo già avuto modo di visitare i famosi studi del Forum Music Village di Roma lo scorso anno, ma questa volta ho potuto vedere questi grandi musicisti al lavoro, che ha rappresentato sicuramente un'emozione ben diversa. Chi ascolta un album finito, a meno che non abbia esperienza in campo musicale, difficilmente può immaginare a pieno tutto il lavoro che c'è dietro ogni singola nota suonata o anche un singolo verso cantato, come qualcosa di apparentemente semplice sia frutto di tanti diversi tentativi alla ricerca di quella "perfezione", che sembra tanto difficile raggiungere. Durante la mia breve presenza in studio ho avuto il piacere di ascoltare due brani nei quali, a mio parere, si fondono con ottimi risultati la musica di Daniele con quella di Volker e dei Fools Garden. Mi sono subito innamorata di quelle canzoni, tanto che anche a distanza di giorni e senza la possibilità di riascoltarle, mi sono ritrovata a canticchiarle inconsapevolmente. Particolarmente interessante e allo stesso modo divertente è stato vedere come Volker, nella sua veste di produttore, spiegava a Daniele (talvolta mescolando all'inglese un improbabile italiano) come cantare una certa canzone o un certo verso, ripetendone le parole, delle quali non aveva la più pallida idea del significato! Questa collaborazione artistica nata lo scorso anno, in seguito al contratto di licenza che da allora lega la Road House, già etichetta di Daniele, ai Fools Garden (il cui ultimo album "Ready For The Real Life" è stato pubblicato in Italia nel novembre 2005 proprio con etichetta Road House), si è sviluppata nel corso del 2006 ed è giunta in questi ultimi mesi alle ultime fasi di lavoro in studio, con la registrazione delle parti vocali, che saranno presto terminate. Non vedo l'ora di vederne (o meglio sentirne) il risultato finale, anche perché questa collaborazione tra Groff e i Fools Garden ha avuto la sua vera origine da una mia "pazza" idea avuta all'inizio del 2005 (alla quale qualcuno pure più pazzo di me, Marco Patrignani, proprietario dell'etichetta, ha voluto dare seguito) e ne sono quindi particolarmente orgogliosa (modestamente!).
Foto scattate il 2 agosto 2006: sopra Daniele Groff a cena, sotto Volker e Marco al Forum Music Village.
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