Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carla (del 28/09/2011 @ 20:45:39, in Musica, linkato 2069 volte)
Di Carla (del 27/09/2011 @ 19:45:55, in Musica, linkato 2014 volte)
Di Carla (del 26/09/2011 @ 02:27:39, in Musica, linkato 3132 volte)
Con l'inizio dell'autunno riprende anche il tour acustico di Daniele Groff, in cui l'artista divenuto famoso con hit quali "Daisy", "Adesso", "If You Don't Like It", "Anna Julia" e "Sei Un Miracolo", ripropone tutti i suoi successi attraverso uno spettacolo antologico che ripercorre tutta la sua carriera dal 1998 ad oggi. L'artista suonerà venerdì 7 ottobre al Dancing "La Montagnola" di Campogalliano (MO). Lo spettacolo sarà aperto alle 21 da Giancarlo Frigieri. Segue alle 22 l'esibizione di Groff. Venerdì 21 ottobre, invece, Daniele Groff ritorna a distanza di pochi mesi al Dejavu di S. Egidio Alla Vibrata (TE), ad attenderlo ci saranno i fan che l'hanno rivoluto nel locale dopo la sua precedente performance di febbraio.
Ecco un riassunto di eventi e informazioni sui locali.
7 ottobre 2011 - Dancing "La Montagnola" - Campogalliano (MO) 21 ottobre 2011 - Dejavu - S. Egidio Alla Vibrata (TE)
Dancing "La Montagnola", Via Garibaldi n. 57, Campogalliano (Modena). Apertura (ore 21): Giancarlo Frigieri Inizio concerto di Daniele Groff: ore 22 Per info: Associazione Culturale Errelive e Dancing "La Montagnola" www.dancinglamontagnola.it
Dejavu, via V.Veneto, 38/40, Sant'Egidio alla Vibrata (Teramo). Per info: 3283744012 – 3384231576 e infodejavu@tele2.it
Daniele Groff è stato anche recentemente intervistato da Alessandra Grella di Direttanews. Nell'intervista l'artista parla della sua carriera e delle prospettive per il futuro. Rivela inoltre il suo interesse a lavorare nel cinema. Per leggere l'intervista, cliccate qui.
Vuoi Daniele Groff nel tuo locale/festival/evento? Il contatto per il tour booking è: booking@danielegroff.com
Di Carla (del 24/09/2011 @ 06:22:45, in Lettura, linkato 2602 volte)
Ma quale riscaldamento globale dei miei stivali!
Da ecologa non ho mai creduto alla teoria del riscaldamento globale. Sarà perché ho sentito sempre parlare fin da piccola di questo fantomatico innalzamento della temperatura dovuto all'aumento della concentrazione di anidride carbonica nell'aria a causa dell'uomo, ma col passare dei decenni non l'ho mai visto verificarsi. E un po' mi spiaceva, perché avrei voluto che ci fosse un clima più mite tutto l'anno, con estati più lunghe. Tanto meno l'intera faccenda mi ha convinto, quando ho iniziato a studiare le dinamiche ecologiche che regolano il clima, quando ho capito che l'effetto serra è una benedizione e che è dovuto per il 90% al vapore acqueo nell'aria, quando mi sono resa conto di quanto l'uomo fosse presuntuoso nel pensare addirittura di essere in grado di cambiare il clima dell'intero pianeta, sia che si trattasse di creare danni che di risolverli. In realtà ciò che ho capito con certezza come ecologa è che non abbiamo affatto questa capacità, anche se ci piace pensarlo. Questo libro è una lettura che definirei essenziale per tutti coloro che si interessano anche solo marginalmente di ambiente. Con questo intendo anche chi legge o ascolta le notizie sull'argomento e non ha necessariamente una preparazione in merito. Anzi, sono proprio queste persone a essere più esposte alle conseguenze della cattiva informazione e del sensazionalismo mediatico, poiché tendono a prendere per buono qualsiasi cosa sentono. A tutti loro (ma anche agli altri) dico: leggete questo libro. Capirete, tra le varie cose, come la teoria del riscaldamento globale sia solo l'ultimo tormentone pseudoecologico catastrofico di una lunga serie, che si sono succeduti in più di un secolo, in cui si è passati alternativamente e con un'eccessiva disinvoltura dalla paura di una nuova glaciazione al timore dello scioglimento dei ghiacci e conseguente sollevamento degli oceani. Nonostante tutte le notizie diffuse a proposito, nulla è mai accaduto, ma si è sempre trattato di una ciclica variazione delle condizioni climatiche, che "affligge" il nostro pianeta con tempistiche a volte lunghissime (parecchie migliaia o decine di migliaia di anni) a volte brevi (poche decadi) dalla notte dei tempi, con conseguenze spesso tragiche e che per ovvi motivi, almeno in passato, non potevano essere certo attribuite all'uomo. Leggendo questo ottimo saggio, capirete le motivazioni (economiche) dietro alle scelte "verdi" dei governi, ma soprattutto scoprirete che il riscaldamento globale e gli eventi climatici estremi non vanno necessariamente di pari passo, ma che anzi negli ultimi 2000 anni ad un aumento della temperatura media globale (ben superiore a quella odierna) si è osservato un generale miglioramento delle condizioni di vita con il prosperare di grandi civiltà (quella dell'antica Roma, per esempio), mentre ad una sua riduzione sono corrisposti periodi bui (le invasioni barbariche e il Medio Evo, per esempio). La lettura non è sempre scorrevolissima, per chi non ha solide basi scientifiche, ma le argomentazioni principali sono in grado comunque di emergere e farsi strada nella mente di chiunque abbia una certa cultura e voglia di imparare. Si tratta di un saggio del 2007, quindi non aggiornato con le ultime novità, ma è comunque un punto di partenza, che suggerirei di accompagnare con la lettura di qualcosa di ben più leggero, ma sempre sul tema: il romanzo/saggio "Stato di paura" di Michael Crichton.
Leggi tutte le mie recensioni e vedi la mia libreria su aNobii: http://www.anobii.com/anakina/books
Di Carla (del 15/09/2011 @ 01:45:53, in Musica, linkato 2117 volte)
È stata una Avril Lavigne rockettara e senza eccessivi fronzoli quella che si è esibita domenica scorsa (11 settembre 2011) al Forum di Assago (MI). Niente maxi-schermi e scenografie ricercate, niente ballerini, niente gruppo di supporto, ma solo lei e la sua band. Lo spettacolo è durato poco più di 80 minuti come nei due tour precedenti, ai quali ho avuto occasione di assistere, ma, sebbene corto, è stato sicuramente di elevata qualità artistica. Peccato come sempre per la pessima acustica del Forum che penalizza soprattutto le voci femminili dal timbro particolarmente acuto, rendendole difficilmente comprensibili durante l'ascolto diretto, mentre le registrazioni vengono sempre benissimo. Il pubblico entusiasta, anche se minore in quantità rispetto al tour precedente (complici probabilmente le due date precedenti a Roma e Torino), ha cantato a squarciagola ogni singolo brano e ha ripreso o fotografato tutto. Nel buio della sala si vedevano migliaia di piccoli schermi accesi di fotocamere e cellulari (i "nuovi accendini"), che contribuivano a rendere l'atmosfera particolarmente suggestiva. Avril ha cantato bene, per quanto è stato possibile apprezzarla, aiutata da un'ottima band, anche se questa volta non si è cimentata né al pianoforte né alla batteria. Ha presentato i singoli tratti dal nuovo album "Goodbye Lullaby" ("What The Hell", "Smile", "Wish You Were Here") come pure i suoi cavalli di battaglia (da "Complicated" in poi), spesso riproposti in versioni alternative, che sono continuati anche nel bis. Come suo solito ha eseguito anche delle cover: "Fix You" dei Coldplay e un breve accenno al ritornello di "Airplanes" di B.o.B. e Hayley Williams. Particolarmente bella è stata l'esecuzione di "Alice", brano inserito anche nella colonna sonora del film di Tim Burton "Alice In Wonderland", che è stato preceduto da una lunga intro. Ve lo propongo qui sotto (perdonate il tremolio).
In arrivo anche qualche foto... in uno dei prossimi post.
Di Carla (del 14/09/2011 @ 03:57:53, in Lettura, linkato 5162 volte)
L'ultimo capitolo della saga
Sebbene questo libro sia decisamente inferiore al precedente, la sensazione di malinconia che suscita il suo finale è talmente potente da sopperire alla trama spesso tirata un po' per i capelli. L'ultimo nemico di Ramses sembra quasi creato ad hoc per poterci raccontare l'ultima parte della vita di questo grandissimo personaggio storico e giustificare con uno sforzo di fantasia alcuni fatti ricavati dall'interpretazione dei reperti archeologici, come le varie feste di rigenerazione, la costruzione della tomba KV5 dove erano state probabilmente raccolte le mummie di un gran numero dei suoi figli reali, il mantenimento della pace con l'impero ittita, l'ascesa di Iset al ruolo di Grande Sposa Reale e i successivi matrimoni diplomatici. La sua lettura scorre con rapidità e alla fine ho avuto la strana sensazione di perdere un amico, che mi aveva accompagnato negli ultimi mesi. Una sensazione dolce-amara, che mi ha però lasciato un sorriso sulle labbra. Consiglio vivamente la saga non solo agli amanti dell'antico Egitto, ma a tutti coloro che amano le storie che raccontano la vita di grandi personaggi (reali o meno), fatte di intrighi, sentimenti e un po' di magia.
Leggi tutte le mie recensioni e vedi la mia libreria su aNobii: http://www.anobii.com/anakina/books
Di Carla (del 06/09/2011 @ 18:57:45, in Viaggi, linkato 2264 volte)
Oggi il blog della catena Best Western Italia ospita un mio articolo sul viaggio a Belfast che ho fatto nel marzo 2009, durante il quale sono anche stata al concerto finale del tour del Regno Unito e Irlanda della band nordirlandese degli Snow Patrol. L'articolo parla dell'Irlanda del Nord, della sua gente e della sua musica.
Vi invito a leggerlo e, se volete, condividerlo su Facebook, Twitter o altro. Potete anche semplicemente cliccare su "Like" o lasciare un commento.
Per leggere l'articolo cliccate sulla foto sopra. Il link diretto è http://www.whatyoulove.it/2011/09/06/take-back-the-city-belfast/
Di Carla (del 31/08/2011 @ 22:44:56, in Musica, linkato 2379 volte)
ARTISTA SELEZIONATO
Tracy Woody
Chiudiamo questa rubrica degli artisti selezionati da Sonicbids con un po' di elettronica e dance. Vi presento Tracy Woody, cantautrice dai mille talenti del North Carolina (USA), che debutta nella scena musicale col suo EP "Sweet Beat Of Love" con al suo interno, oltre alla traccia omonima, altri tre brani, tra cui "Your Love" e due remix. La Woody ha iniziato il suo viaggio musicale più di dieci anni fa grazie alla musica religiosa, cantando ai matrimoni e per gli amici. E questa influenza religiosa la si può sentire anche in "Sweet Beat Of Love", dove essa si fonda ai ritmi dance elettronici e ad un potente canto di stampo puramente pop. La stessa Tracy afferma che la sua ambizione quale musicista è ispirare la gente e sembra proprio riuscirci con questi brani, dove traduce religiosamente la musica nel linguaggio universale della sala da ballo, utilizzando l'elettronica senza che questo vada a discapito della sua voce unica. Il potenziale di "Sweet Beat of Love" viene subito dimostrato quendo questo raggiunge la prima posizione della Dance Chart ed entra nella top 20 dei singoli due volte consecutive al terzo e secondo posto su Indie Castle. La Woody ha vinto il Platinum Auddy Trophy Award per "Your Love (New)", "Sweet Beat of Love" e "Sweet Beat of Love Remix", ottenendo una menzione d'onore per "Your Love" e il suo nuovo brano "I Love Me and You". Inoltre è stata invitata a proporre le sue canzoni e a suonare agli All Indie Music Awards ad Hollywood. Non si è però fermata agli Stati Uniti, la sua musica infatti ha raggiunto la Svizzera, la Germania, il Regno Unito, la Repubblica di Centro Africa. Ovunque ha ottenuto premi, riconoscimenti e airplay, tra cui ricordiamo in particolare quello di Skope Magazine TV/Radio. Ma questo è solo il punto di partenza. Adesso Tracy sta cercando nuove possibili collaborazioni per portare la sua musica in Italia e magari avere la possibilità di suonare nel nostro paese. Volete saperne di più? Ecco un po' di link che potrebbero interessarvi: http://www.tracywoody.com http://www.reverbnation.com/tracywoody http://myspace.com/563804305 http://www.twitter.com/tracywoody http://www.facebook.com/pages/Tracy-Woody/198758453487592 http://www.jango.com/music/Tracy+Woody
Con questo articolo termina per il momento la mia collaborazione con Sonicbids. Ringrazio gli artisti che hanno suggerito la loro musica e quelli che sono stati selezionati. Potete rivederli e riascoltarli tutti su: http://www.myspace.com/anakinamusica Probabilmente ci saranno nuove opportunità in futuro per gli artisti emergenti o sconosciuti in Italia, per il momento continuerò comunque ad occuparmi anche di musica in questo blog, tenendovi aggiornati sulle novità riguardanti alcuni tra gli artisti con i quali lavoro e altri che amo ascoltare o vedere dal vivo.
Di Carla (del 28/08/2011 @ 02:52:32, in Lettura, linkato 5304 volte)
Il padre del cyberpunk non mi ha convinto
Questo romanzo mi ha lasciato perplessa sin dalle sue prime righe. Ammetto di aver riletto la prima pagina un paio di volte, poiché non mi era chiaro di chi stesse parlando, dove si trovasse e soprattutto cosa stesse facendo. Mai mi era capitato di imbattermi in un incipit così incomprensibile, che a mio parere avrebbe scoraggiato i più. Ma io sono caparbia e sono andata avanti. Nel procedere, l'ambientazione, i personaggi e la storia diventano più chiari, sebbene la comprensione non è mai immediata, ma nasce da una ricerca degli elementi essenziali in mezzo ad una marea di divagazioni, che nella maggior parte dei casi hanno poca o nulla attinenza con la trama. La San Francisco post-catastrofe, con le persone che hanno occupato il ponte di Oakland ormai in disuso e vi abitano, ha un suo fascino, soprattutto per chi ama la fantascienza post-apocalittica (anche se non è il mio caso), e mette in luce l'immensa fantasia dell'autore. Ma il modo apparentemente caotico in cui il tutto viene presentato ti fa quasi pensare che quest'ultimo avesse troppe idee in testa e non sia poi riuscito a trasferirle sulla carta nella maniera giusta. Al di là dello stile che può piacere o no, a mio parere ciò in cui questo romanzo pecca ancora di più è la trama. Tolte le numerosissime digressioni e divagazioni, resta una storia brevissima e debole, con personaggi che non riescono proprio a coinvolgerti. Ho avuto come l'impressione che questi venissero descritti da fuori, talvolta senza che l'autore avesse la certezza dei fatti raccontati. Per non parlare dell'argomento cyberspazio e luce virtuale, che qui viene praticamente solo accennato e quasi per niente spiegato. È anche vero che si tratta del primo dei romanzi di un ciclo, ma è di sicuro l'ultimo che leggerò. Ammetto che, se non avessi saputo in precedenza chi era e cosa rappresentava l'autore, l'avrei semplicemente catalogato come un pessimo libro di un pessimo scrittore. Non me ne vogliano i fan di Gibson, ma personalmente ritengo che la lettura debba essere intrattenimento, mentre in questo caso mi sono spesso annoiata e sono rimasta pure delusa dal finale sbrigativo e sotto tono rispetto a tutto il resto. In ogni caso è stata comunque una lettura istruttiva, per certi versi, ma il mio giudizio deve essere comunque legato al gradimento generale, che è stato senza dubbio basso.
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Leggi tutte le mie recensioni e vedi la mia libreria su: aNobii: http://www.anobii.com/anakina/books Goodreads: http://www.goodreads.com/anakina
Di Carla (del 26/08/2011 @ 04:35:24, in Musica, linkato 1699 volte)
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