Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ce l'ha fatta! A forza di scrivere di lei, si è convinta di essere una persona reale e, per provarlo al mondo intero (e oltre), ha deciso di creare un profilo su Twitter.
Di chi sto parlando? Di Anna Persson, l'esobiologa e astronauta svedese protagonista di "Deserto rosso", che da poco più di una settimana è approdata nel noto social network cinguettante per entrare in contatto con i suoi lettori. La potete trovare qui: www.twitter.com/AnnaPerssonDR
Ha già iniziato a raccogliere i primi follower, che a sua volta segue con attenzione. E i risultati si vedono. Non solo i lettori chiacchierano amabilmente con lei, ma è riuscita addirittura ad attirare l'attenzione di colleghi illustri, come l'astronauta italiano dell'ESA Luca Parmitano (@astro_luca), che stasera volerà sull'ISS e vi rimarrà per quasi sei mesi. Le chiacchiere con Parmitano sulle condizioni meteo marziane e sulle telefonate provenienti dal passato hanno scatenato l'invidia della sua creatrice (che sarei io). Ma che ci volete fare... è impossibile resistere alla sfacciataggine e al fascino maledetto di un'antieroina che twitta da Marte!
E allora unitevi anche voi ai suoi follower. Non solo avrete modo di parlare con lei (proprio lei!), ma avrete uno sguardo privilegiato all'interno del romanzo e in particolare riguardo alla stesura della puntata finale, che sto scrivendo proprio in questo periodo. Anna, dispettosa come sempre, ogni tanto si fa sfuggire qualche informazione, sebbene limitata (per fortuna) dai famigerati 140 caratteri. Inoltre sarà ben felice di rispondere alle vostre domande, d'altronde non ha molto altro da fare, tranne quando scrivo o quando leggete la sua storia. Ma badate bene: non aspettatevi che sia del tutto sincera né tanto meno gentile. Insomma, la conoscete, no?
Se poi volete porre qualche domanda che richiede una risposta più lunga, contattate la sua creatrice (sempre io), che provvederà a intervistarla per voi.
Finalmente riparte il blog tour di "Deserto rosso" con la sua tredicesima tappa, la prima dedicata al terzo episodio della serie "Deserto rosso - Nemico invisibile". In questa tappa vengo ospitata nientemeno che nel blog di un geofisico, Ernesto Giuseppe Ammerata, col quale mi sono intrattenuta in un'interessante chiacchierata.
Per la prima volta mi è stata posta una domanda molto particolare. Ernesto mi ha chiesto se mi aggregherei a un'ipotetica missione su Marte, se mi venisse data questa possibilità. Tra le altre cose, inoltre, mi ha domandato se mi fossi ispirata a qualcuno in particolare nel delineare il personaggio di Anna.
Siete curiosi di leggere le mie risposte? Allora non vi resta che fare clic sull'immagine o su questo link. Magari lasciate un commento nel post e, se vi è piaciuta l'intervista, condividetela con i vostri amici.
Se volete leggere le tappe precendenti del blog tour di "Deserto rosso", le trovate rispettivamente nella rassegna stampa di "Punto di non ritorno" e di "Abitanti di Marte".
Grazie mille a Ernesto per questa bella intervista! Alla prossima tappa!
Di Carla (del 21/05/2013 @ 23:10:30, in Lettura, linkato 4223 volte)
Una lettura veramente da nerd
Ogni tanto nel panorama indie italiano salta fuori una vera e propria chicca: questo è il caso di “8.23 volte l’anno” di Stefano Castelvetri. Scritto da un nerd per i nerd (come me), questo romanzo breve è davvero un piccolo gioiello. La storia è quella di una sorta di realtà alternativa (ma ne siamo davvero sicuri?) in cui da centinaia di anni ormai il mondo rischia di essere invaso in continuazione dagli alieni, anzi in media circa 8,23 volte l’anno. Per far fronte a questa situazione esistono delle squadre speciali che tengono d’occhio le apparizioni degli alieni sul nostro pianeta e respingono i loro attacchi, spesso maldestri. E il caso vuole, una volta tanto, che il centro di questa difesa contro gli extraterresti si trovi in Italia. Una sorta di Torchwood all’italiana, che affonda le proprie radici nella storia, raccontata in interessanti flashback, che ci viene mostrata come nella sceneggiatura di un film. L’autore invece di muoversi dal punto di vista di uno o più personaggi, utilizza una macchina da presa come narratore, descrivendone anche i movimenti nella scena. Come un film la storia si dipana davanti ai nostri occhi.
Il ritmo è molto rapido, proprio come in un film. Lo stile dell’autore è diretto, ma nella sua apparente semplicità ci mostra invece un’evidente competenza, sia tecnica che storica, e il linguaggio gradevole di chi sa maneggiare molto bene la nostra lingua, cosa spesso rara nell’editoria italiana, inclusa quella tradizionale.
La storia è avvincente e ironica, ma diverte proprio perché è colma di riferimenti ben noti ai nerd. Tutta la storia infatti gira intorno al cosiddetto meme fantasma e ammetto che, da quando l’ho letto, ho iniziato a guardare con sospetto le notifiche fantasma sui vari social network.
Insomma un prodotto indie italiano con una bella trama originale, ben scritto e divertente. Una lettura assolutamente consigliata a tutti i nerd.
Purtroppo il libro non è più disponbile. Maggiori informazioni qui.
Leggi tutte le mie recensioni e vedi la mia libreria su: aNobii: http://www.anobii.com/anakina/books Goodreads: http://www.goodreads.com/anakina
Di Carla (del 16/05/2013 @ 22:52:34, in Lettura, linkato 4501 volte)
Classico senza tempo
Si fa veramente fatica a credere che questo libro di fantascienza sia stato scritto negli anni ’50. Spesso nei romanzi un po’ datati di questo genere si nota il cosiddetto effetto scadenza, che colpisce sia la trama ricca di elementi anacronistici, ma anche e soprattutto lo stile dell’autore (o del traduttore, in questo caso), in cui sono evidenti espressioni che non appartengono alla nostra lingua di tutti i giorni. In maniera del tutto sorprendente non ho notato nulla del genere ne “Gli invasati”. È una storia ambientata nel tempo in cui è stata scritta e racchiude tutte le caratteristiche dell’epoca, ma potrebbe essere stata scritta anche ieri.
Finney ci coinvolge in una trama ricca di mistero, raccontata dal punto di vista di un medico di una piccola cittadina della California dove la gente sta cambiando in maniera indefinibile. A metà strada tra l’horror e la fantascienza il romanzo trascina il lettore attraverso le sue pagine, trasmettendogli una costante sensazione di angoscia crescente, fino a fargli credere che i protagonisti non abbiano davvero alcuno scampo.
Unico aspetto riconoscibile di questo tipo di fantascienza classica è proprio il finale in cui la minaccia viene meno in maniera quasi casuale, fortuita. I protagonisti non sono veri artefici della loro vittoria, ma la subiscono con stupore. Un aspetto questo che è forse uno dei miei preferiti, perché lo ritengo estremamente realistico. Spesso nei romanzi contemporanei i protagonisti sono eroi, persone che, prima normali, riescono a prendere in mano la situazione e salvare il mondo contro nemici potentissimi. Una storia in cui la vittoria contro i cattivi sia dovuta a una rinuncia di questi ultimi o a un fattore esterno fortunoso restituisce ai protagonisti la loro normalità e permette a noi, normali lettori, di immedesimarci meglio nelle loro gioie e nelle loro paure.
L'invasione degli ultracorpi (brossura) su Amazon.it. The Body Snatchers (Formato Kindle, inglese) su Amazon.it. Body Snatchers (vari formati, inglese) su Amazon.com.
Leggi tutte le mie recensioni e vedi la mia libreria su: aNobii: http://www.anobii.com/anakina/books Goodreads: http://www.goodreads.com/anakina
Ecco una lista di articoli, recensioni, citazioni e interviste relative a "Deserto rosso - Nemico invisibile". L'elenco verrà aggiornato man mano che nuovi articoli appariranno sul web.
Recensione di Germano Dalcielo su Pennyebook http://pennyebook.blogspot.it/2013/05/deserto-rosso-nemico-invisibile-di-rita.html
Annuncio dell'uscita su Scrittevolmente http://scrittevolmente.com/2013/05/14/novita-deserto-rosso-nemico-invisibile-di-rita-carla-francesca-monticelli
Citazione (prima dell'uscita) su Bibliomania http://bibliomaniarecensioni.blogspot.it/2013/03/top-ten-letterarie-5.html
Storie di selfpublisher: Rita Carla Francesca Monticelli su Bookolico http://blog.bookolico.com/2013/05/01/storie-di-selfpublisher-rita-carla-francesca-monticelli/
Tweet da Marte? È possibile con Rita Carla Monticelli! sul blog di Andrea Wierer http://andreawierer.com/2013/05/22/tweet-da-marte-e-possibile-con-rita-carla-monticelli/
Intervista sul blog di Ernesto Giuseppe Ammerata (blog tour) http://ernestogiuseppeammerata.wordpress.com/2013/05/23/deserto-rosso/
Il Nemico invisibile su Marte – Deserto Rosso #3 sul Daily Pinner http://dailypinner.eraniapinnera.com/il-nemico-invisibile-su-marte-deserto-rosso-la-saga-3
Citazione e minirecensione nel blog di Vlad Sandrini http://vlad72.blogspot.it/2013/06/letture-durante-l.html
Intervista nel blog di Francesco Gavello (blog tour) http://francescogavello.it/autori-digitali-italiani-strategia-self-publishing
Citazione su PsicoMamme.it http://psicomamme.it/indagine-sugli-ebook-italia/
Intervista su iltuoebook.it (blog tour) http://www.iltuoebook.it/italian-self-rita-carla-francesca-monticelli/
Citazione e minirecensione nel blog A Deal with a Stranger http://www.adealwithastranger.com/blog/2013/07/when-you-really-enjoy-reading-quando-leggere-e-un-vero-piacere
Intervista nel blog ParoleVacanti (blog tour) http://parolevacanti.altervista.org/rita-carla-monticelli-e-il-suo-deserto-rosso/
Intervista su Bookolico (blog tour) http://blog.bookolico.com/2013/07/22/intervista-con-lautore-rita-carla-francesca-monticelli/
Intervista sul blog di Alex Coman (blog tour) http://alexcomanscrittore.blogspot.it/2013/08/intervista-rita-carla-francesca.html
Recensione sul blog di Luca Rossi http://www.lucarossi369.com/2013/08/nemico-invisibile-la-maturita-di.html
Recensione sul blog stranamente geek http://stranamentegeek.blogspot.it/2013/09/deserto-rosso-recensione.html
Recensione sul blog di Davide Cassia http://davidecassia.blogspot.it/2013/11/deserto-rosso-nemico-invisibile-di-rita.html
Scheda del libro su Rose & Beps Blog (tutti gli episodi) http://rosebeps.blogspot.it/2014/01/deserto-rosso-punto-di-non-ritorno-di.html
Recensione su Kuiper Belt http://www.kuiperbelt.it/recensioni/deserto-rosso-nemico-invisibile/
"Deserto rosso - Nemico invisibile" è disponibile a partire da 1,49 euro su: Amazon, inMondadori, Kobo, iTunes, laFeltrinelli, Google Play, Smashwords, Barnes & Noble, Diesel eBooks Store e inktera.
Ho il piacere di mostrarvi il booktrailer di "Nemico invisibile", il terzo episodio di "Deserto rosso". Ancora una volta realizzato da Fabio Delfino, questo piccolo filmato più dei precedenti richiude l'essenza stessa dell'intera serie. Le immagini di Marte sono di NASA/JPL-Caltech e NASA/Goddard, che permettono l'uso del proprio materiale, se correttamente accreditato. La copertina come pure la sceneggiatura del trailer sono firmate da me. Anche l'immagine originale di Marte della copertina è della NASA. La musica invece nasce dalla fusione di due brani di Free Stock Music, da me poi remixati.
Il tema di questo trailer è questa volta lo stesso Marte, vero protagonista della serie, che in "Nemico invisibile" svelerà un inquietante segreto. Esso si trasformerà ben presto in una minaccia per Anna e chi è rimasto al suo fianco. Riusciranno a scoprirlo in tempo e a salvarsi?
Come riportato anche nel video l'ebook è disponibile, a partire da 89 centesimi, su Amazon, Kobo, inMondadori, iTunes e Smashwords. Presto sarà anche su Google Play.
Vi auguro buona visione e, se vi piace, condividetelo con i vostri amici.
Di Carla (del 09/05/2013 @ 05:55:49, in Lettura, linkato 11695 volte)
Scienza, avventura e ironia: una miscela perfetta
Nota: recensione aggiornata il 30 ottobre 2014.
Premetto che ho letto questo libro nella sua prima edizione in versione originale (nella prima metà del 2013), quando Andy Weir era un self-publisher, prima che venisse ripubblicato da un grosso editore e si parlasse di un film di Ridley Scott. Per questo motivo sto dando un giudizio al contenuto del libro e non all’edizione italiana, né tanto meno alla qualità della traduzione. Dell’edizione della Newton Compton posso solo dire che non comprendo la necessità di tradurre “The Martian” in “L’uomo di Marte”. Credevano forse che scrivendo “Il marziano” la gente pensasse che ci fossero di mezzo gli omini verdi? Considerando che la fantascienza è un po’ la cenerentola della narrativa in Italia, la cosa non mi stupirebbe.
Comunque veniamo al libro, che è stato è senza dubbio il più bel libro di fantascienza scritto da un autore indipendente che avessi letto fino a quel momento. Me lo sono veramente goduto dall’inizio alla fine. La storia è quella di un astronauta disperso su Marte, creduto morto e lasciato indietro dal resto dell’equipaggio. Ritrovatosi ferito e con pochi mezzi, Mark Watney deve trovare il modo di sopravvivere in un pianeta deserto e ostile. Le parole con le quali si apre il romanzo (“I’m pretty much fucked. That’s my considered opinion. Fucked.”) ne delineano immediatamente il tono (da notare che la prima frase in italiano è stata pulita traducendola con un misero “Sono spacciato di brutto”). Ci troviamo di fronte all’ironia di un personaggio che non ha più niente da perdere e trova in sé, anche grazie alle sue conoscenze scientifiche, la forza di combattere per la propria sopravvivenza. È proprio il tono ironico a fare la differenza rispetto alla similitudine millantata in copertina col film “Gravity”. Non è un libro drammatico, bensì un romanzo che da una parte fa sorridere e dall’altra ci parla di scienza. Come paragone mi viene piuttosto in mente MacGyver. La storia, però, parte da un assunto non corretto proprio dal punto di vista scientifico, cioè che una tempesta di sabbia abbia costretto l’equipaggio ad abortire la missione. Ciò è impossibile visto che l’atmosfera marziana è così sottile che, anche in caso di venti fortissimi, questi non sono in grado di causare alcun danno, a parte coprire tutto di polvere. Ma questa è finzione, non realtà. Grazie alla sospensione dell’incredulità la storia ha inizio e da quel momento in poi è un susseguirsi di trovate geniali. Mark si trova di volta in volta a dover affrontare nuove sfide e a trovare soluzioni improbabili, ma non impossibili. Allo stesso tempo si segue l’azione sulla Terra, al controllo missione, dove all’inizio il protagonista è creduto morto. Anche qui l’ironia la fa da padrona. Più volte ho riso forte durante la lettura. Le battute di dialogo sono fulminanti. Lo stesso diario di Mark è a tratti esilarante, quasi come se il protagonista cercasse di affrontare la paura per la sua condizione, scherzandoci sopra, secondo una consuetudine tipica del film e delle serie TV americane. Il risultato è un libro di hard sci-fi davvero bellissimo.
Leggendo le altre recensioni, ho scoperto che l’autore l’ha pubblicato a puntate e solo alla fine ha realizzato il romanzo intero. Devo dire che per come è strutturata la storia, con una serie di problemi che emergono e vengono risolti, ha effettivamente un taglio episodico, ma ammetto che durante la lettura non ci avevo fatto alcun caso. A questo punto non mi resta che attendere il film, che sicuramente non mancherò di vedere, anche se proprio per questa sua natura una serie TV sarebbe stata più azzeccata, per non dover ridurre troppo le vicissitudini raccontante nel libro.
L'uomo di Marte (formato Kindle e copertina rigida) su Amazon.it. The Martian (Kindle, brossura e audiolibro, edizione originale) su Amazon.it. Leggi tutte le mie recensioni e vedi la mia libreria su: aNobii: http://www.anobii.com/anakina/booksGoodreads: http://www.goodreads.com/anakina
Marte non è stato sempre rosso. Un tempo era ricoperto da oceani. Era blu, ospitale, invitante. Poi tutto è cambiato, ma qualcosa è rimasto... in attesa.
Chi ha ucciso Michelle? Dove sono finiti Robert e Hassan? Quale pericolo si cela nel pianeta rosso?
Anna ha scoperto la piccola comunità di Ophir, ma la sua gioia viene subito turbata dalla notizia che da un giorno ormai non si rilevano segni di vita nella Stazione Alfa. Cosa è accaduto a Robert e, soprattutto, Hassan? L'astio provato per quest'ultimo durante la fuga solitaria della donna si trasforma ben presto in preoccupazione. Una volta tornata alla sua vecchia base, però, si troverà ad affrontare pericoli inattesi. Scoprire l'identità dell'assassino di Michelle sarà, infatti, solo il primo passo verso il confronto con un pericolo ben più grave e subdolo celato dal pianeta rosso. Di chi potrà fidarsi Anna adesso?
"Nemico invisibile" è il terzo episodio del romanzo a puntate "Deserto rosso", che approda su Amazon, inMondadori, Kobo, iTunes, Google Play e Smashwords. È stata ancora una volta una lunga attesa, ma ne è valsa la pena. "Nemico invisibile" è infatti più lungo dei primi due episodi messi insieme, quindi è un vero e proprio romanzo (oltre 74.000 parole). Dopo aver conosciuto meglio i personaggi nella puntata precedente, si entra nel vivo dell'azione. Gli eventi di "Nemico invisibile" si svolgono nel giro di pochissimi giorni, tra suspence e colpi di scena, in parallelo tra Marte e Terra. Sul pianeta rosso la narrazione si svolgerà dal punto di vista di Anna, che, come nel primo episodio, ci accompagnerà in tempo reale nella sua avventura. Sulla Terra invece ci faremo guidare da Jan, Jamal Nichols e Kirsten, che ci mostreranno ciò che accade dietro le quinte, lontano dagli occhi della protagonista. Avrete modo di approfondire ancora di più la conoscenza di tutti i personaggi, dei loro punti di forza e soprattutto delle loro debolezze. E questa volta tutte le risposte verranno date.
Non vi ricordate "Abitanti di Marte"? Nessun problema, all'inizio dell'ebook c'è un riassunto cronologico dettagliato della puntata precedente.
Ecco la storia di "Nemico invisibile". La gioia per il ritrovamento della piccola comunità, che abita la base di Ophir, viene presto infranta dalla notizia giunta da Houston della perdita dei contatti con la Stazione Alfa. Da ormai un giorno, infatti, al suo interno non è più rilevato alcun segno di vita. Anna si rimette quindi in viaggio insieme a Jack alla volta del Lunae Planum, assalita dal timore per la sorte di Robert e Hassan, ma anche dai dubbi riguardo alle loro responsabilità nella morte del comandante della missione Isis e soprattutto di sua moglie. Ritrovarsi ad affrontare l'assassino di Michelle sarà, però, solo il primo dei suoi problemi. Divisa tra il desiderio di tornare sulla Terra e l'ambizione di vedere riconosciuti i propri meriti scientifici, Anna vedrà vacillare più volte le sue labili certezze, fino alla rivelazione di un pericolo ben più subdolo celato dal pianeta rosso: un nemico invisibile, il cui misterioso intento minaccia la sua stessa esistenza e quella dell'unica persona rimasta al suo fianco.
L'unico modo per scoprirlo è leggere "Deserto rosso - Nemico invisibile".
Lo potete acquistare su: - Amazon a 89 centesimi di euro (è disponibile in tutti i siti Amazon), in formato per lettore Kindle o applicazione Kindle; - inMondadori a 91 centesimi di euro, in formato .epub (senza DRM); - Kobo a 91 centesimi di euro, in formato .epub (senza DRM); - iTunes a 99 centesimi di euro, in formato .epub (senza DRM); - Google Play a 97 centesimi di euro, in formato .epub (senza DRM); - Smashwords a 1,19 dollari (l'equivalente di circa 91 eurocent), in .epub, .mobi, .pdf, .lrf e .pdb, cioè per qualsiasi lettore o computer; - Barnes & Noble a 1,19 dollari (epub); - Diesel eBooks Store a 1,19 dollari (epub); - Sony Reader Store a 1,19 dollari (epub).
Venite sul pianeta rosso con Anna e scoprite chi è il nemico invisibile. Ma ricordate: anche su Marte le persone mentono...
Fai clic qui per guardare il booktrailer!
Non avete letto le puntate precedenti? Ho una sorpresa per voi: sono disponibili a partire da soli 76 centesimi (promozione solo su Amazon e Kobo/inMondadori)! Fate clic sui titoli per tutte le opzioni di acquisto e maggiori informazioni sugli ebook: "Deserto rosso - Punto di non ritorno"; "Deserto rosso - Abitanti di Marte".
Di Carla (del 27/04/2013 @ 03:14:51, in Lettura, linkato 3358 volte)
Un’avventura al confine tra fantascienza e fantasy
Sono molteplici e diversi gli elementi che caratterizzano questo romanzo. C’è l’elemento fantascientifico, con una specie così superevoluta da esistere solo a livello di coscienza in una realtà virtuale, dopo aver lasciato indietro i propri corpi mortali. C’è elemento fantasy, rappresentato dai particolari poteri di questa specie aliena, così oltre la comprensione umana da apparire magici. Ma c’è anche un pizzico del cosiddetto romanzo di formazione, nella storia del giovane John, che si ritrova tra le mani un potere impensabile con le responsabilità che ciò ne consegue. In mezzo c’è lo spazio, quello che separa la nostra Terra da Valheel, la città virtuale che ospita le coscienze immortali dei Bruwnan.
Partendo da angoli diversi di questo eccezionale universo, Galloway tesse i fili di una storia di ampio respiro, misteriosa in principio, ma che diventa sempre più intrigante man mano che questi fili si uniscono nel formare l’intreccio. La ricca prosa dell’autore ci restituisce delle immagini vive persino delle ambientazioni innaturali di Valheel e con la stessa disinvoltura ci porta nella preistoria, nella Francia nel diciannovesimo e dell’inizio del ventesimo secolo, fino ad arrivare all’Inghilterra degli anni settanta, in mezzo agli studenti di una scuola superiore, afflitti dai loro quotidiani problemi da adolescenti. Di fronte a ciò il lettore si ritrova catturato tra le pagine, cercando di comprendere come tutti questi elementi possano incastrarsi e meravigliandosi per il modo in cui l’autore riesca infine a conciliarli con maestria verso l’emozionante finale, che lascia però col desiderio di sapere cosa succederà dopo.
“Amantarra” è il primo libro della trilogia de “L’ascensione di Valheel”, una perla indie del panorama britannico, del quale sto avendo il piacere di curare la traduzione in italiano. Sarà disponibile nella nostra lingua entro la fine dell’anno.
AGGIORNAMENTO
"Amantarra" è ora disponibile in italiano:
Di Carla (del 24/04/2013 @ 08:26:47, in Lettura, linkato 3645 volte)
Se solo avesse osato di più
Con questo libro scopro un altro interessante autore di fantascienza britannica, Alastair Reynolds. E che scoperta! Anche lui, come Hamilton, incarna il mio perfetto autore di libri di questo genere, poiché i suoi romanzi rientrano nella space opera ma ricchi di tecnologia quasi plausibile, parlano del futuro dell’umanità, sono belli lunghi e complessi, ma soprattutto veramente fantasiosi. Eh, sì, perché Reynolds ha davvero una fantasia fuori dall’ordinario. Non è da tutti concepire una storia come quella di “Century Rain”.
Provo definire i punti principali della trama senza dare troppe anticipazioni.
“Century Rain” è ambientato in un futuro in cui la Terra è stata distrutta dalla nanotecnologia. Sulla nanotecnologia che fa paura avevo letto da poco “Preda” di Crichton, qui però il tema principale è ben altro. Non amo affatto le storie post-apocalittiche, ma il cosiddetto nanocausto di cui parla questo libro è solo un dettaglio della trama e ne definisce l’ambientazione in cui si muove la storia.
Gli esseri umani sopravvissuti vivono in stazioni spaziali orbitanti intorno al pianeta. Tra questi c’è la protagonista, Verity Auger, un’archeologa esperta di Parigi, che adesso è solo una città fantasma. La Auger viene coinvolta in una missione molto particolare. Su Phobos (uno dei satelliti di Marte) è stato scoperto un tunnel spazio-temporale che collega due parti lontane della galassia. All’altra estremità hanno trovato una sfera enorme, al cui interno c’è una replica “funzionante” della Terra, come era nel 1959. Una specie aliena, non meglio definita, ha creato tante repliche del nostro pianeta, tra cui questa a cui si può accedere. Ma la linea temporale in cui vivono ignari questi uomini è un po’ diversa da quella del vero ventesimo secolo.
Queste sono le premesse. La storia si trova da qualche parte tra space opera, hard sci-fi, thriller, spionaggio e viaggi nel tempo, sebbene non si viaggi veramente nel tempo. Il modo in cui è sviluppata è davvero intrigante, con personaggi ben delineati. Il libro è molto lungo, perché succedono tante cose, difficilmente prevedibili, e ciò lo rende molto divertente.
Eppure anche in questo caso mi sono fermata alle quattro stelline. Il motivo è semplice: nel finale l’autore, secondo me, non ha giocato bene le sue carte. Essendo britannico, mi sarei aspettata qualcosa di fuori dagli schemi e invece Reynolds pare essersi perso sul più bello. A parte il fatto che la storia d’amore tra i protagonisti si sviluppa in maniera troppo repentina e per niente credibile, forse a causa dello sguardo un po’ troppo freddo, ma soprattutto innaturale, dato alla protagonista da parte dell’autore (come spesso capita quando un autore uomo muove una protagonista donna), e che poi questa storia termina altrettanto repentinamente. Se anche la sua fine poteva essere giustificata da un inizio troppo veloce, due incongruenze messe insieme non generano però un evento realistico, anzi peggiorano le cose. Se infatti perdoni la prima, non riesci a fare lo stesso per la seconda.
Ma il peggio viene proprio alla fine. A questo proposito basti dire che i personaggi, dopo tutto quello che hanno passato, si ritrovano esattamente al punto di partenza. Lei pare non aver imparato nulla. Lui invece è cresciuto, ma di fatto si ritrova nella condizione in cui “viveva” all’inizio della storia. Nonostante la bella prosa e l’immagine poetica dell’ultima scena, sono purtroppo rimasta delusa. Un autore del genere, capace di concepire una storia del genere, avrebbe dovuto osare di più.
A discolpa dell’autore devo, però, dire che il finale è lasciato abbastanza aperto, permettendo ai lettori di immaginare come potrebbe continuare, magari con un epilogo migliore.
Nonostante tutto, quindi, ne consiglio vivamente la lettura agli amanti della fantascienza che allo stesso tempo non disdegnino qualche atmosfera vintage.
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